I premi Nobel per la chimica del passato
Giulio Natta, premio Nobel per la chimica (1963) Giulio Natta (Porto Maurizio, 1903 - Bergamo, 1979). Le sue ricerche sulla sintesi degli alti polimeri lo hanno portato alla scoperta della polimerizzazione stereospecifica del propilene (1954). Tali studi hanno consentito di ottenere i polipropileni isotattico e sindiotattico, che hanno avuto larghissimo impiego in numerosi campi della tecnica. Nel 1963 gli è stato assegnato, insieme a K. Ziegler, il premio Nobel per le scoperte nel campo della chimica e della tecnologia dei polimeri ad alto peso molecolare.
Eduard Buchner, premio Nobel per la chimica nel 1907 Eduard Buchner (1860-1917). Discepolo di Th. Curtius, fu assistente di Baeyer, quindi docente a Kiel (1893), a Berlino, a Tubinga (1896) e a Würzburg (1911). Nel 1907 gli fu assegnato il premio Nobel per la chimica come riconoscimento delle sue ricerche sulla chimica delle fermentazioni e sull'attività enzimatica. Tali ricerche concludevano il lungo dibattito sulla natura della fermentazione che aveva diviso e appassionato molti scienziati dell'Ottocento, dimostrando che sia la concezione meccanicistica (sostenuta da J. Berzelius, J. Liebig, ecc.) sia quella vitalista (L. Pasteur) possedevano una parte di verità.
Francis William Aston, premio Nobel per la chimica nel 1922 Francis William Aston (Birmingham, 1877 - Cambridge, 1945). Scoprì l'esistenza degli isotopi, prima nell'elio e poi in un gran numero di altri elementi, misurandone il peso e il numero atomico. Membro di numerose accademie inglesi e straniere, ricevette nel 1922, insieme a F. Soddy, il premio Nobel per la chimica.
Hermann Staudinger, premio Nobel per la chimica nel 1953 Hermann Staudinger (1881-1965). Dedicatosi allo studio dei composti di alto peso molecolare, svolse ricerche fondamentali sulla polimerizzazione, contribuendo a gettare le basi della chimica degli alti polimeri e delle materie plastiche. Per tali indagini ottenne nel 1953 il premio Nobel per la chimica.
Kenichi Fukui, premio Nobel per la chimica nel 1981 Kenichi Fukui (1918-1998). Professore all'Università di Kyōtō, ottenne con R. Hoffmann il premio Nobel 1981 per la chimica per aver elaborato il metodo degli “elettroni di frontiera”. Tale metodo di calcolo approssimato ha contribuito a rendere utilizzabili, nel quadro della teoria degli orbitali molecolari, i dati della meccanica quantistica.
Karl Bosch, premio Nobel per la chimica nel 1931 Karl Bosch (1874-1940). Direttore della Badische Anilin und Soda Fabrik dal 1919 e presidente della I. G. Farben Industrie dal 1925, ottenne il premio Nobel per la chimica, insieme a F. Bergius, nel 1931. Per primo (1913), realizzò su scala industriale la sintesi dell'ammoniaca da azoto e idrogeno, già ottenuta in laboratorio nel 1908 da F. Haber (processo Haber-Bosch).
Frederick Sanger, premio Nobel per la chimica nel 1958 e nel 1980 Frederick Sanger (1918). I suoi lavori sulla struttura delle proteine e, in particolare, l'identificazione della struttura dell'insulina gli valsero nel 1958 il primo premio Nobel per la chimica che gli fu assegnato, per la seconda volta, nel 1980 per gli studi sui metodi in grado di determinare la sequenza dei nuclei che sulle molecole di DNA sono di supporto ai geni.
Herbert Aaron Hauptman, premio Nobel per la chimica nel 1985 insieme a Jerome Karle Herbert Aaron Hauptman (New York, 1917). Negli anni 1953-56 elaborò, con J. Karle, un metodo statistico per il calcolo delle fasi nell'analisi delle strutture cristalline. Il metodo si è rivelato particolarmente utile per determinare la struttura di macromolecole di interesse biologico mediante l'analisi diffrattometrica con raggi X. Per queste ricerche Hauptman e Karle hanno ottenuto il premio Nobel per la chimica nel 1985.
Sir William Ramsay, premio Nobel per la chimica nel 1904 Sir William Ramsay (1852-1916). Sotto la guida di lord Rayleigh, iniziò nel 1892 gli studi sull'azoto atmosferico che lo condussero alla scoperta (1894) del primo gas nobile, l'argo. Nel 1895 ottenne da alcuni minerali l'elio e, nel 1898, isolò tre altri gas nobili (neo, cripto e xeno). Per tali ricerche ebbe vari riconoscimenti tra i quali, nel 1904, il premio Nobel. Nel 1910, infine, scoprì il rado.
Thomas Robert Cech, premio Nobel per la chimica nel 1989 Thomas Robert Cech (1947). Studiando principalmente un protozoo ciliato, Cech scoprì che l'acido ribonucleico (RNA) possiede proprietà catalitiche che sono tipiche degli enzimi ed è capace di accelerare la propria maturazione, agendo dunque da autocatalizzatore. Nel 1989 ha ricevuto il premio Nobel per la chimica insieme a Sidney Altman, che indipendentemente da Cech aveva condotto ricerche analoghe.