Glam

Il termine deriva dal concetto di Glam Rock (o Glitter Rock), genere musicale anni Settanta (del Novecento) popolare in Inghilterra e in alcune città degli USA. Questa musica deve il suo nome allo stile d’abbigliamento glamour, preciso, scintillante, colorato e molto visibile, che era quello usato da coloro che facevano parte del Glam Rock. Erano gli anni di David Bowie, del suo album Ziggie Stardust (1972), espressione di una musica semplice, immediata con una chitarra scenografica e onnipresente. Era il momento in cui la sessualità diventava provocazione e l’ambiguità era alla base della curiosità e dunque la musica esprimeva un modo di essere e di presentarsi inequivocabile (The Kiss, Iggy Pop e Alice Cooper). Vent’anni dopo, negli anni Novanta, questo modo di essere rivive nel Britpop (Suede e Placebo ne sono i rappresentanti più conosciuti) e ripropone quella leggerezza di spirito che si manifesta in una manifestazione brillante e immediata, dove ciò che conta è la superficie e ciò che questa mostra, senza scendere nei particolari, soddisfa e appaga chiunque. Chi è glam è scintillante, brillante, rilassato, visibile e non passa mai inosservato.