radiogoniòmetro
sm. [sec. XX; radio+goniometro]. Radioricevitore di tipo speciale che permette di ricavare la direzione e il senso da cui pervengono le radioonde di una stazione radiotrasmittente (generalmente un radiofaro) e sulla cui frequenza viene allo scopo sintonizzato. In pratica un radiogoniometro utilizza la caratteristica direzionale a forma di cordioide relativa alle due antenne di cui è dotato: una mobile, detta “a telaio” o “in ferrite”, che viene orientata verso la stazione in corrispondenza di un minimo di lettura delle intensità di campo, e un'altra di tipo fisso con caratteristiche di captazione omnidirezionali; con tale disposizione di antenne il radiogoniometro permette dei rilevamenti su emissioni radio nel campo delle onde lunghe e medie. Quando si operi invece nel campo delle onde corte, in luogo dell'antenna a telaio si impiega un'antenna direzionale a più elementi captanti di opportune caratteristiche. Il radiogoniometro può essere a comando manuale o automatico; in questo secondo caso viene anche detto ADF (Automatic Direction Finder, tracciatore automatico di direzione). Nella sua versione più semplice il radiogoniometro è costituito da un radioricevitore con antenna in ferrite accoppiato con una bussola magnetica da rilevamento. In tal caso il radiogoniometro fornisce unicamente la direzione, rispetto al Nord magnetico, su cui giacciono la posizione geografica del radiofaro che fornisce la radioassistenza e la posizione dell'operatore. Oltre che per determinare, con due osservazioni, il punto nave, il radiogoniometro può venire utilizzato per dirigere qualsiasi mezzo mobile, in particolare un aeroplano, costantemente verso un radiofaro o una sorgente di radioonde. Questo sistema di radioguida, detto homing, consente un orientamento sicuro ed esente da errori di rotta dato che il radiogoniometro riduce automaticamente sempre di più le incertezze di rilevamento man mano che il mezzo mobile si avvicina al radiofaro. Lo sviluppo dell'elettronica ha reso molto più pratico ed agevole l'impiego del radiogoniometro anche agli operatori meno preparati. Varie versioni di radiogoniometro di tipo semiprofessionale sono state così diffuse in gran numero di esemplari specialmente nel campo della pesca di altura e della nautica da diporto. La lettura digitale della frequenza consente infatti l'individuazione dell'emissione del radiofaro desiderato senza che ne sia necessaria la verifica con l'ascolto del nominativo telegrafico emesso a intervalli regolari dal radiofaro stesso. Per di più la compattezza delle apparecchiature, resa possibile dalla miniaturizzazione dei componenti elettronici, ha consentito anche per la nautica minore l'impiego di sistemi VOR/DME, con la lettura quasi immediata su visore digitale delle coordinate polari del rilevamento prescelto. Queste prestazioni consentono così di ricavare il punto nave in ogni momento con praticità, rapidità e buona precisione, anche se inferiore, ovviamente, a quella che, per gli aerei in volo, viene assicurata dalla migliore propagazione delle onde ultracorte.