passo²
IndiceLessico
sm. [sec. XIII; latino passus-us, da pandĕre, stendere, aprire].
1) Ogni singolo movimento degli arti per cui, nella deambulazione, si compie lo spostamento del corpo sia nell'uomo sia negli animali: un passo lungo, corto; volgere il passo, dirigersi. Nelle loc.: fare un passo avanti, avanzare di un passo; fig., fare un piccolo progresso; fare, tornare un passo indietro, fig., richiamare un argomento che già si era trattato; a grandi passi, a passi molto lunghi, rapidamente, anche fig.; fare passi da (o di) gigante, fig., progredire rapidamente; allungare, studiare il passo, andare più in fretta; i primi passi, quelli del bambino che impara a camminare o, fig., di principiante in qualche attività; tornare sui propri passi, ripercorrere in senso contrario il cammino fatto; fig., rivedere o correggere quello che si è fatto. Nel linguaggio della danza accademica il termine è utilizzato di norma, ma non esclusivamente, nella sua forma francese pas.
2) Per estensione, la distanza che si percorre con un passo; abita a un passo dalla piazza, a breve distanza; a ogni passo, dappertutto, molto frequentemente. Anche rumore di passi: si sentiva nel buio un passo misterioso; orma, impronta lasciata camminando: c'erano dei passi sulla neve. In particolare, modo di camminare, andatura: avanzare con passo incerto; di buon passo, in fretta; al passo, con l'andatura normale di chi cammina, in contrapposizione a di corsa; andare al passo con qualcuno, regolare la propria andatura su quella di altri; di animali o veicoli, procedere lentamente, alla velocità di un uomo che cammina; tenere, mantenere il passo, un certo ritmo nel camminare; tenere il passo con il progresso, essere aggiornato; perdere il passo, il ritmo di marcia; fig., restare indietro; di pari passo, tenendo la stessa andatura, fig., con lo stesso ritmo; di questo passo, con questa andatura, anche fig.; e via di questo passo, e così di seguito; passo passo, lentamente; fig., gradualmente; segnare il passo, alzare e abbassare ritmicamente i piedi come quando si marcia, ma senza avanzare; fig., non progredire; fare il passo secondo la gamba, fig., agire secondo le proprie possibilità.
3) Nel linguaggio sportivo: A) nell'ippica, una delle andature naturali del cavallo; può essere ordinario, allungato o accorciato. B) Nello sci, passo a lisca di pesce, modo di avanzamento con gli sci a punte divaricate e code ravvicinate, con l'aiuto dei bastoncini, usato per brevi tratti in salita; passo alternato, modo di avanzamento usato su terreno pianeggiante e in salita senza sollevare dalla neve gli sci, i quali devono lasciare una traccia stretta; sua variante è il passo finlandese; passo doppio o di Stavhugg, passo di marcia che consente di scivolare con gli sci alternati grazie a una forte spinta dei bastoncini durante la doppia falcata; passo a scalinata, modo di salire con gli sci posti paralleli al pendio che vengono spostati alternativamente come se si salisse una scala.
4) Per estensione, ritmo di funzionamento di macchine, meccanismi, congegni e sim. In particolare: A) nelle macchine sincrone, perdita del passo, l'allontanamento sensibile della velocità di rotazione del rotore dalla velocità di sincronismo (vedi alternatore e motore). B) In telefonia, e in particolare nella tecnica delle centrali elettromeccaniche di commutazione, passo progressivo di avanzamento, termine usato per indicare ogni singolo movimento dei braccetti di un selettore comandato direttamente dalle cifre del disco combinatore di utente; sistema passo-passo, sistema di avanzamento dei selettori telefonici che utilizza direttamente per ogni successivo instradamento le informazioni contenute nelle cifre che costituiscono il numero telefonico. Per contro si parla di sistema indiretto quando le informazioni relative alla numerazione vengono prima analizzate nel loro complesso e successivamente utilizzate con dei criteri di azionamento dei selettori del tutto indipendenti dalla numerazione telefonica. C) Nella tecnica, avanzamento passo-passo, azionamento di un dispositivo a più posizioni con una sequenza, manuale o automatica, di manovre eguali, ripetute su uno stesso comando (pulsante, levetta, ecc.), ognuna delle quali fa avanzare il dispositivo di una sola posizione.
5) Fig., iniziativa, azione che tende a un dato fine: è stato un passo audace; il gran passo, una decisione molto importante, o anche la morte; fare un passo o i passi necessari presso qualcuno, fare quanto è necessario per condurre a buon fine un'iniziativa, una pratica e simili; un passo falso, una mossa sbagliata. In particolare, passo diplomatico, ogni azione compiuta dall'agente diplomatico dello Stato straniero presso lo Stato ospitante. Può essere scritto o verbale.
6) In letteratura, brano di un'opera: un passo dei Promessi Sposi; i più bei passi del romanzo.
Tecnica
Distanza fissa tra due elementi o punti costanti di riferimento in successione materiale o cronologica: A) in cinematografia, distanza tra due elementi identici consecutivi della pellicola cinematografica, per esempio tra due perforazioni o due fotogrammi. Più comunemente si chiama passo il formato della pellicola, misurato nella sua larghezza: passo normale o standard, quello della pellicola larga 35 mm; passo ridotto, quello delle varie pellicole di formato inferiore; passo uno è invece detta la tecnica di ripresa a fotogrammi singoli, usata per esempio nel cartone animato. B) Negli autoveicoli, distanza misurata fra gli assi anteriore e posteriore a pieno carico. In alcuni rari casi (per esempio nelle autovetture della Renault) si distinguono un passo destro e un passo sinistro in quanto ragioni costruttive hanno indotto la ditta a fare passi diversi. C) In elettrotecnica, passo alle cave, distanza tra punti corrispondenti di due cave consecutive di una macchina elettrica; passo polare, distanza tra gli assi geometrici di due poli consecutivi; passo al collettore, nelle macchine con collettore a lamelle, numero delle lamelle comprese tra le estremità di una sezione dell'avvolgimento del rotore, comprese le due lamelle alle quali tali estremi sono saldati; passo alle lamelle, distanza tra punti corrispondenti di due lamelle vicine; fattore di passo, vedi avvolgimento. D) Nella tecnica ferroviaria, passo rigido, la distanza fra gli assi estremi di un veicolo, rigidamente collegati al telaio. Quanto maggiore è il passo rigido tanto minori sono le oscillazioni, mentre è più difficile l'iscrizione in curva. Nei carri in cui il passo rigido è inferiore o uguale a 4,5 m, il gioco fra parasale e boccola è minimo; per passi maggiori si deve permettere agli assi di disporsi secondo il raggio della curva e perciò si lascia un gioco più pronunciato. E) In geometria, per il passo e il passo ridotto dell'elica, vedi elica. F) Nella tecnologia meccanica, passo di filettatura, distanza fra due punti omologhi di uno stesso filetto. Per filettature a più principi si distinguono un passo reale che è quello citato sopra e un passo apparente che è la distanza fra due punti omologhi di due filetti successivi; passo di un ingranaggio, negli ingranaggi cilindrici o conici a denti diritti, misura dell'arco di circonferenza primitiva compreso tra due punti omologhi di due denti successivi; è dato dal rapporto tra la lunghezza della circonferenza primitiva e il numero dei denti dell'ingranaggio. Per gli ingranaggi a denti elicoidali si distinguono il passo apparente, definito considerando l'ingranaggio in esame come uno a denti diritti, il passo normale, misurato sulla circonferenza primitiva normalmente al dente, e il passo assiale, dato dal passo reale di un'ipotetica vite a più principi di cui l'ingranaggio è una parte. G) In ottica, per il passo di un reticolo, vedi reticolo. H) Nella tecnica navale e aeronautica, lunghezza del tratto di generatrice, del cilindro circolare retto su cui si considera avvolta l'elica, descritta da una sezione di un'elica (o di un rotore), di cui la sezione in esame avanza in capo a un giro. In un rotore di elicottero è definito passo collettivo il passo che viene assunto simultaneamente da tutte le pale, le cui variazioni consentono di aumentare o ridurre la trazione fornita dal rotore. È definita variazione passo ciclico quella seguita dalle pale al variare dell'azimut, per cui tutte le pale, passando per un assegnato azimut, assumono il medesimo passo, che permette di controllare la direzione secondo cui è orientata la trazione fornita dal rotore. I) In elettrotecnica, tensione di passo, differenza di potenziale nella zona circostante un pozzetto di messa a terra, nelle situazioni più gravose, tra punti del terreno distanti tra loro di un metro (corrispondente all'incirca alla lunghezza di un passo); non deve superare i valori di sicurezza fissati dalle norme, in modo da non risultare comunque pericoloso per una persona che si muova in quella zona. J) In balistica, in una canna ad anima rigata, la lunghezza del tratto di canna necessario affinché il proiettile compia una rotazione assiale completa. Il passo in metri corrisponde al rapporto tra la velocità iniziale del proiettile espressa in m al secondo e il numero di rotazioni al secondo che esso deve compiere, per cui maggiore è la velocità iniziale, maggiore deve essere il passo. Infatti, se questo rapporto non fosse rispettato, un proiettile ad alta velocità iniziale sparato in una canna con passo troppo corto tenderebbe a saltare la rigatura, con grave pregiudizio della sua stabilità assiale. Per ovviare a questo inconveniente, le anime di taluni pezzi d'artiglieria e delle canne di alcuni fucili, quali il 91, hanno una rigatura elicoidale a passo progressivo, dove il passo si accorcia progressivamente dalla culatta alla volata.