bazàr
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sm. inv. [sec. XIII; dal persiano bāzār, mercato].
1) Nel mondo islamico designa il quartiere dei suq, centro commerciale della città musulmana, dove gli artigiani e i commercianti abitano e tengono i loro banchi di vendita, i magazzini e le officine. Il bazar costituisce architettonicamente un complesso a sé, ben delimitato (anticamente veniva anche chiuso la notte). Le botteghe sono costituite da ambienti quadrati, coperti da una piccola cupola o da un semplice soffitto, scompartiti da navate e forniti sul davanti di una tenda per il sole.
2) Per estensione, negozio di articoli vari, generalmente di scarso valore. Fig., ambiente che si distingue per confusione e disordine.