accresciménto
IndiceLessico
sm. [sec. XIV; da accrescere]. Ingrandimento, aumento, progresso. § In urbanistica, con accrescimento s'intende lo sviluppo in estensione di un centro urbano. § In geologia, con accrescimento si intende la formazione di un sedimento a opera di organismi costruttori o per deposizione chimica.
Biologia: generalità
Per accrescimento s'intende l'aumento delle dimensioni corporee di un organismo vivente, accompagnato da differenziamento delle varie parti del corpo (sviluppo corporeo). In microbiologia, per accrescimento di una colonia s'intende l'aumento della popolazione e non l'aumento delle dimensioni dei singoli individui. § L'accrescimento è dovuto sia alla moltiplicazione cellulare sia all'aumento di dimensioni delle singole cellule. Le cause che lo determinano sono in prevalenza sia proprie della cellula (eredità genetica) sia tipiche dell'organismo (azione ormonale) sia riferibili all'ambiente (alimenti, condizioni climatiche, ecc.). In genere, nelle prime fasi della vita predomina l'accrescimento dovuto alla moltiplicazione cellulare, mentre più tardi prevale l'accrescimento dovuto all'aumento di dimensioni delle singole cellule. I vari tipi di tessuti concorrono in maniera diversa all'accrescimento: le cellule dei tessuti di tipo labile si moltiplicano e si distruggono rapidamente avendo vita in genere breve (per esempio, i globuli rossi e le cellule epiteliali), ma durante il periodo dell'accrescimento aumentano notevolmente di numero; i tessuti a elementi perenni concorrono all'accrescimento prevalentemente con l'aumento delle dimensioni cellulari; in questi ultimi vi è un aumento numerico delle cellule che tende a esaurirsi al termine dell'accrescimento. Nella vita dell'individuo si succedono, in genere, fasi in cui predomina l'accrescimento vero e proprio e fasi in cui predominano la differenziazione e la modifica delle forme delle varie parti dell'organismo. Fra l'accrescimento degli animali e quello dei vegetali vi è una sensibile differenza in quanto, al contrario delle piante, negli animali non si verificano fenomeni di distensione cellulare, ma l'accrescimento è contenuto entro certi limiti e l'individuo muore con tutte le sue parti pressoché simultaneamente.
Biologia: accrescimento negli unicellulari
Negli unicellulari l'accrescimento consta nello sviluppo dell'unica cellula, la quale, raggiunte le dimensioni massime compatibili con le caratteristiche della specie, dà origine, dividendosi, a due cellule figlie che a loro volta si accrescono per poi dividersi, e così di seguito, se l'ambiente si mantiene a composizione costante. In natura, la costanza dell'ambiente è sempre un fenomeno di durata relativamente breve e solo sperimentalmente, con frequenti trapianti della coltura su substrati freschi, è possibile ottenere l'accrescimento degli unicellulari (che, in questo caso, si riferisce alla popolazione) praticamente per tempi illimitati. Sperimentalmente si è constatato che l'aumento (y) della popolazione (f) è funzione del tempo (t) e può essere espresso dall'equazione y=ft. A partire da un piccolo gruppo di organismi indicato con b, la popolazione al tempo t può essere indicata dall'equazione esponenziale y=bekt dove k misura la costante di accrescimento della popolazione, diversa in genere da specie a specie, ed e è il logaritmo a base naturale. Tale equazione dà origine a una curva esponenziale che tende all'infinito, senza punti di flesso. Nel caso che il mezzo non si rinnovi, la curva di accrescimento presenta un andamento caratteristico in cui si distinguono varie fasi: di latenza, esponenziale, stazionaria, di decrescita. Non sono ancora ben note le cause che determinano ciascuna di queste fasi. Qualora nel mezzo in cui si sviluppa una coltura di batteri siano presenti più idrati di carbonio, si notano due distinti cicli di accrescimento. Tale fenomeno, detto diauxia, è ancora poco chiaro, ma sembra connesso a una variazione del potere enzimatico che avviene a causa di un processo in parte selettivo, in parte di adattamento dei batteri. Quest'ultima ipotesi è forse la più probabile, richiamando il concetto di enzima costitutivo (non sopprimibile) e di enzima adattativo, che è invece sopprimibile.
Biologia: accrescimento nei vegetali
A differenza degli animali, nei vegetali le cellule, dopo un breve periodo in cui si trovano allo stato embrionale, subiscono un processo di differenziamento col quale si trasformano in cellule adulte e perdono in generale la capacità di moltiplicarsi. Pertanto nei vegetali l'accrescimento di un organo non è legato all'attività di moltiplicazione di tutte le cellule, ma solo delle cellule che si trovano allo stato meristematico. Poiché i meristemi si trovano strettamente confinati in zone ben definite, l'accrescimento risulta localizzato, generalmente, solo nelle zone apicali. Nella cellula vegetale l'accrescimento consta di varie fasi. La prima riguarda l'aumento del protoplasma la moltiplicazione degli organelli cellulari, contemporaneamente alla sintesi del DNA, fino a dimensioni critiche in cui può avvenire la fase successiva, cioè la divisione cellulare. Superato questo stadio embrionale la cellula va ancora incontro a un ulteriore accrescimento per distensione, durante il quale immagazzina acqua differenziando vacuoli, e allunga le sue pareti. A questo segue di solito il differenziamento cellulare, col quale la cellula perde la capacità di dividersi. A seconda della posizione dei gruppi di cellule meristematiche e a seconda della durata della loro attività, si possono avere tipi diversi di accrescimento. Un accrescimento definito è, per esempio, caratteristico delle foglie, in cui i meristemi, inizialmente apicali e poi intercalari e basali, scompaiono del tutto una volta raggiunte la forma e le dimensioni caratteristiche della specie. Fanno in parte eccezione le foglie delle Graminacee e, soprattutto, quelle della Welwitschia mirabilis in cui permane un meristema basale attivo per tutta la vita della pianta. Accrescimento indefinito presentano invece la radice e il fusto in cui i meristemi apicali rimangono sempre attivi. Più marcata ed evidente è l'attività del meristema apicale della radice che si accresce molto rapidamente. In questi organi possono permanere, per periodi più o meno lunghi, dei meristemi intercalari che permettono un accrescimento anche lontano dalla zona apicale. Nel fusto e nella radice esistono anche possibilità di accrescimento secondario, soprattutto in senso radiale, a opera di meristemi che derivano dal differenziamento di cellule parenchimatiche, che si localizzano nella zona del cambio e del fellogeno e che permettono la comparsa delle strutture secondarie.
Biologia: accrescimento negli animali
L'accrescimento nei Metazoi può essere limitato o illimitato: in quest'ultimo caso, cessa solo con la morte. In genere, Mammiferi, Uccelli, Insetti che si metamorfosano hanno accrescimento limitato; Pesci, Anfibi e Rettili hanno accrescimento illimitato, pur verificandosi un progressivo rallentamento con l'aumentare dell'età. A seconda del periodo cui si riferisce, l'accrescimento si può distinguere in embrionale, larvale, postlarvale, postembrionale; inoltre può essere continuo o discontinuo, uniforme o vario. Le modalità dell'accrescimento possono essere rappresentate da diagrammi e da equazioni in cui si indica con y la dimensione o taglia misurata (riferita a tutto l'organismo o a sue parti), con t l'età e con a la taglia raggiunta al termine dell'accrescimento. Le curve di accrescimento dimostrano che, in pratica, non esiste accrescimento uniforme: il tipo di curva che si ottiene è a forma di S e il punto di flesso separa un periodo in cui la velocità di accrescimento aumenta progressivamente da un successivo periodo in cui la velocità decresce e raggiunge il punto zero nell'istante in cui la curva diventa parallela all'asse dei tempi. Il primo periodo viene indicato come fase di crescita autoaccelerata, il secondo come fase di crescita autoinibita. La curva di accrescimento specifico nei Metazoi dimostra che la velocità dell'accrescimento è massima nei primi periodi di sviluppo, poi diminuisce fino a tendere allo zero, che raggiunge solo negli organismi ad accrescimento limitato (legge di Minot). Ciò giustifica l'affermazione che l'invecchiamento è più rapido nell'organismo giovane. Il rallentamento dell'accrescimento è da attribuire principalmente alla diminuzione dell'attività di moltiplicazione delle cellule, dovuta sia all'aumento di durata della fase intercinetica sia all'aumentato numero di cellule incapaci di riprodursi. Si pensa, in seguito a esperienze di colture fatte in siero o in plasma di organismi di età diversa, che esistano nel siero o nel plasma di un organismo adulto sostanze inibitrici della funzione mitotica. L'accrescimento dell'intero organismo e delle sue singole parti avviene, comunque, secondo un rapporto proporzionale esprimibile con l'equazione y=bx, dove y è un organo qualsiasi, b una costante tipica di ciascun organismo e x l'intero organismo; ciò significa che ogni organismo animale mantiene la sua forma (accrescimento isomerico). Nessun metazoo, però, conserva questa modalità di accrescimento per tutta la vita: se lo facesse, poiché proviene dall'uovo, che è sferico, il suo organismo manterrebbe per tutta la vita tale forma. In pratica, almeno in alcune fasi dello sviluppo, l'accrescimento è diverso per le diverse parti del corpo (accrescimento allometrico o eterogonico o disarmonico); questo fenomeno, detto eteroauxesi, è particolarmente accentuato nei periodi di maturazione sessuale. L'accrescimento allometrico è rappresentato da una curva di tipo parabolico espressa dall'equazione y=bxk, dove k è la costante di accrescimento relativo. Lo studio del cambiamento delle forme durante l'accrescimento può essere seguito anche con il metodo di trasformazione delle coordinate: disegnati i due stadi dell'organismo che si vogliono studiare, si cercano due sistemi di coordinate tali che diano gli stessi valori per i punti corrispondenti dell'organismo e si confrontano fra loro. Dal punto di vista biochimico, qualunque siano le modalità dell'accrescimento e l'organismo considerato, il fenomeno è legato all'azione dei fattori di crescita che regolano l'attività degli acidi nucleinici DNA e RNA. Inoltre, sono numerose le sostanze inorganiche e organiche necessarie all'accrescimento: calcio, magnesio, carbonati, fosfati vengono utilizzati per le strutture di sostegno; ferro, zinco, rame sono indispensabili per i vari sistemi enzimatici; sali di sodio, potassio, calcio, magnesio vengono utilizzati dai vari liquidi presenti nell'organismo. I carboidrati, i lipidi (e i loro prodotti di demolizione), le vitamine, in particolare del gruppo B, e soprattutto i protidi sono necessari per un buon accrescimento: dai protidi derivano gli amminoacidi, fondamentali per la sintesi delle sostanze proteiche che sono alla base delle cellule viventi. Durante l'accrescimento, nel periodo embrionale, l'organismo utilizza queste sostanze già presenti nell'uovo; nei periodi successivi, queste sostanze vengono assunte dall'ambiente esterno sotto forma di alimenti. Nei Mammiferi placentati, embrione e feto utilizzano gli alimenti forniti direttamente dalla madre attraverso la placenta. Nei Vertebrati, inoltre, l'accrescimento è regolato dall'ormone somatotropo, prodotto dal lobo anteriore dell'ipofisi, mentre gli altri ormoni circolanti nell'organismo hanno un'influenza indiretta. Anche il fenomeno della muta, momento tipico dell'accrescimento di vari Artropodi, è controllato dagli ormoni. Grande importanza, almeno nei Vertebrati, ha poi l'estensione delle superfici interne ed esterne del corpo perché da queste dipende il grado di intensità del ricambio.
Biologia: accrescimento nell'uomo
L'a. è un fenomeno complesso che si manifesta con modificazioni morfologiche, funzionali e psicologiche che portano l'individuo alla struttura e alle caratteristiche dell'adulto. Comprende il periodo fra la nascita e l'ossificazione dei dischi cartilaginei delle ossa lunghe. Come negli altri Vertebrati Mammiferi, la velocità dell'accrescimento diminuisce progressivamente, dopo uno sviluppo massimo durante il primo anno di vita ma non in maniera uniforme: presenta un secondo massimo, meno accentuato del primo, in corrispondenza della pubertà. Durante l'accrescimento le proporzioni corporee si modificano: la regione cefalica, per esempio, si accresce molto meno degli arti; alla fine del primo anno di vita il peso corporeo è all'incirca triplicato e la statura aumenta del 50%; durante la pubertà, l'aumento annuale raggiunge eccezionalmente anche i 10 cm. I rapporti percentuali per i settori testa-collo, tronco, arti superiori, arti inferiori nei vari periodi dell'accrescimento dell'uomo sono espressi dai seguenti valori medi riferiti al volume totale: stadio prenatale (secondo mese) rispettivamente 47%, 50%, 1%, 2%; dopo la nascita e nei primi mesi di vita rispettivamente 32%, 49%, 5%, 14%; nell'adulto rispettivamente 10%, 48%, 13%, 29%. Nell'uomo l'accrescimento dipende da fattori esogeni (alimentazione, clima, malattie acquisite, fattori familiari e socioeconomici, problemi psicologici) ed endogeni (sesso, razza, ereditarietà, malattie congenite). Un ruolo molto importante è svolto dalle ghiandole endocrine, in particolar modo dall'ipofisi, che da un lato rappresenta un organo centrale di stimolo per la produzione dei rispettivi ormoni da parte di altre ghiandole endocrine (tiroide, surreni, ovaio, testicoli), dall'altro produce l'ormone somatotropo, o ormone della crescita, che influenza direttamente l'accrescimento corporeo (specialmente del tessuto connettivo, del tessuto osseo e della maggior parte degli organi) verosimilmente stimolando la sintesi delle proteine e degli acidi nucleici. Il cattivo funzionamento delle ghiandole endocrine può provocare alterazioni (auxopatie) del processo di accrescimento: tipiche sono il gigantismo e il nanismo, legati appunto a disfunzioni dell'ipofisi e cioè a un'anormale presenza, in più o in meno, dell'ormone somatotropo.
Astronomia
La teoria dell'accrescimento planetario si basa sullo studio del meccanismo di graduale formazione dei pianeti mediante l'accumulo di corpi elementari di condensazione detti planetesimali, o planetesimi. È certo che ai primordi del sistema solare, il regime di accrescimento dei protopianeti fu elevato, in quanto il numero dei planetesimi da essi sottratti alla nebulosa planetaria, grazie al richiamo esercitato dalla loro crescente forza d'attrazione, dovette essere molto consistente. L'afflusso prese poi a declinare con la rarefazione progressiva dei corpi d'impatto disponibili. Una volta raggiuntasi nel pianeta in formazione una massa adeguata, l'incremento termico dovuto alla radioattività naturale e all'energia cinetica degli impatti condusse alla fusione dell'aggregato e alla ridistribuzione delle sostanze chimiche in un corpo omogeneo. Questo processo di radicale differenziazione strutturale interna segna, per ogni protopianeta, l'ingresso definitivo nello stato planetario.
Astrofisica
Disco di accrescimento, indica quella particolare formazione gassosa, discoidale o anulare, che può eventualmente generarsi quando sussista scambio di materia fra coppie molto strette di stelle. Definito anche disco di accrezione, il modello fisico fa vedere che esso trae alimento da una corrente di gas strappata a un membro della coppia (generalmente una stella gigante o supergigante) e riversantesi su di un compagno denso e compatto (una nana, una stella a neutroni, al limite un buco nero) intorno al quale, prima di precipitarvi sopra, si mantiene in rapida rotazione accrescendosi in densità e temperatura. Mai osservati direttamente, a causa delle loro ridotte dimensioni (non più di centinaia di anni luce) e del fatto che si trovano sovente immersi in regioni dense di polveri oscuranti, solo di recente, grazie all'imponente aumento della capacità degli strumenti d'osservazione nel risolvere dettagli sempre più minuti sui corpi celesti, si è riusciti a fotografare, in diverse lunghezze d'onda, varie tipologie di dischi d'accrescimento In particolare, il rivelatore infrarosso ad alta risoluzione installato a bordo del telescopio spaziale Hubble (HST) è riuscito a penetrare le dense nubi di polvere e gas delle regioni nucleari della galassia NGC 5128 (nella costellazione del Centauro) e a rivelare la presenza di un disco d'accrescimento esteso ca. 130 anni luce, che alimenta il buco nero massiccio al centro del nucleo attivo di questa galassia. Un'altra immagine spettacolare la si è avuta sempre dall'HST per una galassia (NGC 4261) distante 100 milioni di anni luce nell'ammasso della Vergine: dalla velocità di rotazione del disco (di diametro 800 anni luce) si è potuto dedurre che esso ruota attorno a un buco nero di più di 1 miliardo di masse solari. Nel caso invece di dischi d'accrescimento stellari, sono recenti le immagini dell'HST riguardanti stelle neonate appena “accese” dal collasso della nube protostellare e attualmente in fase di ulteriore accrescimento proprio grazie a dischi gassosi che le stanno ancora alimentando. Si osservano, in questo caso, anche i tipici getti della materia che riesce a sfuggire al campo gravitazionale, incanalandosi e aprendosi un varco attraverso le zone di spazio con minore densità di gas, quali sono proprio quelle “polari” lungo l'asse di rotazione del disco. L'elevata temperatura dei dischi d'accrescimento (fino a milioni di gradi centigradi) è dovuta al riscaldamento seguito alla compressione e allo “sfregamento” interno tra le varie porzioni della nube gassosa, animate dai vorticosi e violenti moti di caduta. Non di rado, infatti, tali strutture emettono radiazione elettromagnetica particolarmente energetica (raggi X e gamma).
Diritto
Istituto giuridico che assume concretezza in materia successoria e in alcune ipotesi di donazioni. Nel campo delle successioni testamentarie, quando vi sia stata istituzione di più eredi senza determinazione di parti o in parti uguali e uno di essi non possa o non voglia accettare la sua quota, questa va ad accrescere quella degli altri salvo che dal testamento non risulti una diversa volontà del testatore. L'accrescimento si verifica sia nei casi di rinuncia all'eredità, purché non si verifichi il fenomeno della rappresentazione (subentro dei discendenti legittimi nei diritti del rinunciante), sia nelle ipotesi di commorienza dell'erede, di comparsa incapacità o indegnità a succedere. Un fenomeno analogo si verifica nelle successioni legittime in quanto la quota del chiamato all'eredità di un certo grado va a vantaggio degli altri dello stesso grado: per esempio, se i chiamati all'eredità sono tre nipoti, in caso di rinuncia di uno, la quota si accresce a favore degli altri due. L'accrescimento ha luogo fra più legatari ai quali sia stato legato un medesimo bene purché non risulti una diversa volontà del testatore. Nel caso di donazione fatta congiuntamente a favore di più beneficiari, è facoltà del donante, in tale ipotesi, di disporre che se uno dei beneficiari non possa o non voglia accettare la sua parte si accumuli a favore degli altri. § Accrescimento di bestiame. È il cosiddetto utile di stalla considerato nei contratti agrari e riguardante l'incremento del bestiame dal conferimento alla riconsegna.
Bibliografia (per la biologia)
Autori Vari, Essays on Growth and Form, Londra, 1945; G. Levi, Accrescimento e senescenza, Firenze, 1946; H. Hemmer, Allometria, Stoccarda, 1967; E. Padoa, Biologia generale, Torino, 1968; W. T. D'Arcy, Crescita e forma, Torino, 1969; G. Aicardi, Elementi di puericultura e auxologia, Genova, 1986.