Tōkyō
Indicecapoluogo della prefettura (metropoli) omonima (2166 km², 5853 ab./km²) e capitale del Giappone, 8.736.474 ab. (2008), 12.898.939 ab. ( 2008) Grande Tōkyō (l'agglomerato urbano).
Tokyo. Veduta del centralissimo quartiere della Ginza.
De Agostini Picture Library/G. Sioën
Tokyo. I moderni edifici che caratterizzano il paesaggio urbano della capitale giapponese.
De Agostini Picture Library/G. Sioën
Generalità
Una delle più vaste e popolose metropoli del mondo. È situata nella sezione sudorientale dell'isola di Honshū, sulla sponda nordoccidentale della baia omonima, al margine della pianura di Kantō e occupa una posizione privilegiata al centro del Paese, alla convergenza di numerose direttrici di traffico e non lontano dalle principali fonti energetiche. L'abitato si estende prevalentemente tra i bassi corsi dei fiumi Ara (Arkawa) e Tama e occupa una superficie di ca. 600 km2. Della sua prefettura fanno parte, oltre al capoluogo, anche le città di Tachikawa, Hachiōji, Musashino, Kōfu, Ōme, Mitaka, Fuchū, Machida e Kodaira. Il nucleo centrale della metropoli è diviso in due settori: Yamata, o città alta, sede delle principali istituzioni culturali, che si estende su terreno alluvionale, e Shitamachi, o città bassa, a carattere industriale e commerciale, costruita sul terreno che soltanto tre secoli fa era ancora occupato da una bassa laguna che si formava e scompariva secondo l'alternarsi delle maree e l'andamento stagionale del livello del fiume Ara. Gli altri quartieri, estesi a perdita d'occhio attorno a questo nucleo centrale, si collegano senza soluzione di continuità con le vicine città di Kawasaki, Yokohama, Kawaguchi e Ichikawa. La parte più antica della città è costituita dal suo centro storico, dove sorge l'imponente Palazzo Imperiale, riservata residenza dell'imperatore e testimonianza tangibile della cultura dell'antico Giappone. A E del palazzo, i quartieri di Yūrakuchō, Ginza e Nihombashi costituiscono il cuore pulsante della capitale, con la maggiore concentrazione di grandi magazzini, cinema e teatri, il centro finanziario e la ferroviaria Tōkyō Station (distretto di Marunouchi), principale scalo ferroviario della città e punto di transito dei treni ad alta velocità (Shinkansen). A N del palazzo, si trovano i templi storici di Kanda, i giardini Suidōbashi e quartieri di Jimbōchō e di Akihabara; poco più a E, oltre il fiume Sumida, Ryōgoku è sede del museo Edo-Tōkyō, dedicato alla storia della città a partire dal sec. XVII, e dei principali dohyō di sumo. Fiorentissimo centro culturale, Tōkyō è inoltre sede di prestigiose università, tra le quali la University of Tōkyō (1877), la Hitotsubashi University (1875), il Tōkyō Institute of Technology (1929) e la Keio University (1858), di istituti superiori di medicina, musica, pedagogia e arte, di istituti di ricerca e accademie.
Storia
L'originario villaggio noto con il nome di Edo cominciò ad assumere una certa importanza dal 1590 quando Tokugawa Ieyasu lo scelse come sua residenza e sede del governo locale. Nel periodo Tokugawa (1600-1868), Edo conobbe un notevole sviluppo e, quale sede dello shōgun, divenne il centro politico, commerciale e culturale più importante del Giappone. Nel 1868, l'imperatore Meiji cambiò il nome di Edo in quello attuale di Tōkyō (capitale orientale) e l'anno seguente vi trasferì la sede del governo. Il terremoto del 1923 e i bombardamenti ai quali fu sottoposta nel corso della seconda guerra mondiale, distrussero gran parte della città. Dopo la resa del Giappone, Tōkyō seppe tuttavia risollevarsi dallo stato di devastazione in cui versava, dando origine al processo di trasformazione che l'ha portata nell'arco di mezzo secolo a diventare una delle metropoli più moderne al mondo e una delle principali potenze economiche. Uno dei punti cardine di questo processo di crescita è rappresentato sicuramente dall'assegnazione delle Olimpiadi nel 1964, evento che ha coinciso con un forte impulso allo sviluppo urbanistico.
Architettura e arte
La città è priva di testimonianze architettoniche anteriori al sec. XVIII, per via delle distruzioni causate sia dai ricorrenti incendi sia dai terremoti sia, infine, dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Lo stesso castello che il primo shōgun Tokugawa aveva abbellito e ampliato dalla precedente fortezza del sec. XV fu demolito per far posto al nuovo Palazzo Imperiale (sec. XIX), costituito da un complesso di edifici articolati attorno a due vasti cortili. Tōkyō, fin dalla seconda metà dell'Ottocento, si è sviluppata con vari quartieri (delle ambasciate, delle università, centro direzionale ecc.) attorno al Palazzo Imperiale. Il massiccio e continuo flusso migratorio nella città creò gravi problemi, sotto il profilo urbanistico, fin dall'inizio del sec. XX, sollecitando, soprattutto nel secondo dopoguerra, piani di decentramento per contenere il fenomeno della sovrappopolazione. Interessanti realizzazioni dell'architettura giapponese moderna sono documentate in numerosi edifici, a iniziare da quelli delle Poste (1931, T. Yoshida) e dell'Ospedale dei dipendenti delle Poste (1937, M. Yamada), fino al Centro Internazionale del Commercio (1959-60, M. Muraka), all'Università Hoshi (1954, Hirosi Hohe) e alle grandi creazioni di K. Tange (municipio, 1952-57; biblioteca dell'Università di Rikkyo, 1957-60; schema del piano di Tōkyō, 1960; sedi della Dentsu e della Shizuoka Newspaper and Broad-casting Co., 1965-68, ecc.). Negli ultimi decenni del sec. XX, un'intensa attività culturale, − spesso volta all'approfondimento dei caratteri della cultura occidentale − ha reso Tōkyō un punto di riferimento del mondo artistico internazionale sia con manifestazioni contemporanee, sia attraverso istituzioni permanenti, come le realizzazioni di A. Tadao (La Collezione, 1989; Tokyo Art Museum, 2004; 21_21 Design Sight, 2007), A. Isozaki (Nihon University Casals Hall, 1987) e il Tōkyō Metropolitan Government Building del già citato K. Tange. Lo slancio ascensionale dell'architettura è espresso inoltre dalla costruzione di moderni alberghi e grattacieli che vanno dai 147 m del Kasumigaseki (con 36 piani) ai 170 del Keio Plaza (con 47 piani) ai 200 del Shinju-ku Sumitomo Building (con 52 piani).
Musei e istituzioni culturali
Tōkyō ospita diverse raccolte pubbliche di opere d'arte, a partire dal Museo Nazionale, fondato nel 1871 e comprendente ca. 87.000 opere (pitture, calligrafie, sculture, reperti archeologici e prodotti dell'artigianato) del Giappone, della Cina e della Corea. Esso si trova nel quartiere di Ueno, che ospita anche il Museo di Arte Occidentale, ideato da Le Corbusier, che a sua volta vanta opere francesi dal sec. XIX al sec. XX. Seguono per importanza il Museo (privato) Nezu, a Aoyama, con ricca collezione, tra l'altro, di bronzi arcaici cinesi; il Museo di Calligrafia (Kami Negishi), il Museo Storico, il Museo artigiano di Okura e il Museo Nazionale d'Arte Moderna, che comprende anche importanti opere di artisti europei e statunitensi. Tra i numerosi teatri, rilevanti sono quelli che ospitano spettacoli (Teatro Nazionale) e i quattro maggiori per le rappresentazioni .
Economia
Tōkyō occupa una posizione di primo piano nella produzione industriale, in particolare nei settori alimentare, metalmeccanico (autoveicoli, aeromobili), cantieristico, tessile (seta), siderurgico, meccanico di precisione, chimico (gomma), petrolchimico, cartario, del vetro, farmaceutico e grafico-editoriale. Le comunicazioni urbane sono assicurate da un'eccellente ferrovia metropolitana (1927) e da numerosi servizi di superficie. Le idrovie all'interno dell'abitato sono assai attive: un centinaio dei canali urbani sono infatti navigabili e animati da un traffico febbrile. Molteplici stazioni ferroviarie smistano il movimento di viaggiatori sia all'interno della città sia con il resto del Paese: le principali stazioni cittadine sono sette: Akihabara, Ikebukuro, Shibuya, Shimbashi, Shinjuku, Tōkyō e Ueno, collegate tra loro e alle stazioni della metropolitana dalla linea Yamanote. Una rete fittissima di strade, ulteriormente potenziata in occasione dei Giochi Olimpici del 1964, circonda l'abitato in cerchi concentrici, tagliati da arterie che si diramano a ventaglio. Il porto di Tōkyō, assai vasto, è solo al settimo posto tra quelli nazionali per volume di traffico, in quanto, per la sua scarsa profondità, può dare accesso a navi fino a un massimo di 20.000 t di stazza; il suo vero sbocco al mare è rappresentato dallo scalo di Yokohama, 30 km a SSW, cui la capitale è collegata da veloci linee di comunicazione. Alla periferia meridionale della città, su una vasta piana alluvionale alla foce del fiume Tama, si estende l'aeroporto di Haneda, uno dei più attivi e trafficati del mondo, scalo obbligato di innumerevoli linee soprattutto nazionali. Colossale è anche lo scalo situato presso Narita (Narita International Airport), 50 km a ENE del centro cittadino, in posizione più decentrata, ma collegato al centro città con treni veloci (Narita Express) e linee di autobus.
Curiosità
Ai margini della baia di Tōkyō, 2 km a SE del Palazzo Imperiale, si trova il Tsukiji, il principale mercato del pesce di tutto il Paese. L'area su cui sorge il mercato, che occupa questo sito da 1923, è un terreno bonificato dell'estensione di oltre 220 m², coincidente con quella che anticamente era una zona paludosa a S di Ginza su cui, dopo il disastroso incendio del 1657, vennero depositate ingenti macerie, al fine di creare nuovi spazi per l'edilizia. Ogni giorno, sui banchi del Tsukiji, passano più di 2000 t di pesce di centinaia di specie differenti. Famose in tutto il mondo, le aste per i tonni che si svolgono prima dell'alba, oggetto di contesa tra i ristoratori di tutta la città e di curiosità per i turisti attratti dallo spettacolo frenetico della contrattazione.