Taine, Hippolyte-Adolphe
Indicestorico e critico francese (Vouziers 1828-Parigi 1893). Professore di filosofia a Nevers (1851), di retorica a Poitiers (1852), conseguì il dottorato a Parigi con un Essai sur les Fables de La Fontaine (1853, terza edizione definitiva col titolo La Fontaine et ses Fables, 1860), che fu la sua prima opera di rilievo. Fu professore dal 1864 di estetica e storia dell'arte alla École des Beaux Arts di Parigi dal 1864 e accademico di Francia dal 1878. La prima opera che gli diede fama fu il Voyage aux Pyrénées (1855; edizione originale col titolo Voyage aux eaux des Pyrénées), cui seguirono un Essai sur Tite Live (1856) premiato a un concorso bandito dall'Accademia di Francia nel 1855 e Les Philosophes Français du XIXe siècle (1857, edizione definitiva col titolo Les Philosophes classiques du XIXe siècle en France, 1862), una storia intellettuale della Francia contemporanea in cui sono chiaramente delineate le nuove tendenze di pensiero che vennero allora maturando. Gli Essais de critique et d'histoire (1858, edizione definitiva 1894, 3 vol.) sono una delle sue opere più rappresentative, anche perché testimoniano della sostanziale coerenza di Taine dall'iniziale adesione a un romanticismo nazional-popolare a un anche troppo schematico e rigido positivismocomtiano; vicina agli Essais è la Histoire de la littérature anglaise (1864-72, 5 vol.), un classico della critica letteraria francese dell'Ottocento: oggi in gran parte inaccettabile per l'assoluto determinismo che la impronta, è però ricca in talune sue parti di acuta capacità di partecipazione e di penetrazione critica. Dopo il Voyage en Italie (1864, 2 vol.), che nonostante dia largo spazio a luoghi comuni e a pregiudizi, per la sua puntigliosa completezza fu la più seguita guida artistica dell'Italia per oltre un cinquantennio, pubblicò la Philosophie de l'art (1865), un suo corso all'École des Beaux Arts, che ripubblicò nel 1882 comprendendovi scritti precedenti. Del 1870 è De l'intelligence, un tentativo di sistematizzare un dualismo intelligenza-volontà di scarso valore filosofico ma interessante per la comprensione del suo pensiero. Dai fatti del 1870 nacque la maggiore sua opera storica, le Origines de la France contemporaine (1875-93): il primo volume, L'ancien régime, il più largamente noto, è anche il più criticamente valido; i successivi tre volumi su La Révolution, dedicati il primo al periodo dell'anarchia, il secondo alla conquista giacobina, il terzo al governo rivoluzionario, sono comunemente indicati come una delle opere in cui la tendenza fondamentalmente conservatrice del pensiero sociale positivista appare più chiaramente. Ciò ha alimentato il luogo comune per cui Taine sia da considerarsi uno dei padri spirituali del pensiero antidemocratico della Terza Repubblica in Francia. Gli ultimi due volumi dell'opera, infine, sono dedicati al “regime moderno”, ma rimasero incompiuti per la morte di Taine.
Bibliografia
S. Jeune, Taine interprète de La Fontaine, Parigi, 1969; L. Weinstein, Hippolyte Taine, New York, 1972; E. Colin, Taine, Essai de biographie intérieure, Parigi, 1976; F. Léger, La jeunesse d'Hippolyte Taine, Parigi, 1981; E. Carmaschi, Les lacs lombards dans “Le voyage en Italie” de Taine, in “Atti del Congresso sul Garda nella cultura europea” (sett. 1982), Ginevra, 1986; F. Armetta, L'uomo come natura. L'antropologia nel pensiero di H. Taine, Palermo, 1988; P. Lombardo, Taine between art and science in “Yale French Studies” n. 77, 1990.