Soufflot, Jacques-Germain
architetto francese (Irancy, Auxerre, 1713-Parigi 1780). Dopo un soggiorno a Roma (1731-38) che gli permise di studiare attentamente i monumenti antichi e da cui trasse spunto per successivi scritti teorici e lezioni, si stabilì a Lione, dove si segnalò per varie realizzazioni architettoniche e urbanistiche (facciata e cupola dell'ospedale, dal 1741; Loggia del Cambio, 1747-50; palazzo vescovile; sistemazione dei quais lungo il Rodano). Grazie alla protezione del marchese di Marigny, fratello della marchesa di Pompadour, Soufflot entrò nel 1755 all'Accademia di Parigi, dove svolse da quel momento un'intensa attività culturale, fu nominato sovrintendente agli edifici reali, direttore dei lavori del Louvre e ricevette vari incarichi di tipo urbanistico (sistemazione della zona degli Champs-Elysées). Il programma architettonico di Soufflot, volto a fondere la leggerezza strutturale del gotico con la purezza e nobiltà delle linee classiche, trovò la sua più coerente espressione nell'opera maggiore dell'architetto, la chiesa di S.te Geneviève a Parigi (dal 1791 chiamata Panthéon), a croce greca, preceduta da un portico corinzio e sormontata da una cupola con tamburo a colonne. Intorno a questa costruzione si sviluppò un ampio dibattito per la novità dei sistemi statici sperimentati: l'introduzione del carico di sicurezza; l'invenzione di speciali meccanismi per misurare la resistenza dei materiali; il rinforzo dei sostegni della cupola mediante una specie di cemento armato nei nodi strutturali dell'edificio. L'opera, cui Soufflot attese dal 1758 fino alla morte modificando più volte il progetto, fu completata da J.-B. Rondelet nel 1789.