Smith, Bessie

cantante di blues statunitense (Chattanooga, Tennessee, 1894-Clarksdale, Mississippi, 1937). Soprannominata “the Empress” (l'Imperatrice), fu una delle più grandi cantanti nere di blues. Di umili origini, da ragazza cantò e ballò in piccole compagnie teatrali del Sud. Scoperta e valorizzata da Ma Rainey, una delle più famose interpreti del blues delle origini, cominciò a incidere dischi dal 1923, e ne ebbe fama nazionale presso il pubblico soprattutto di colore. Osannata come una dea, prese parte a numerose riviste e al film sonoro St. Louis Blues (1929), ma prima la crisi economica, poi i mutati gusti del pubblico e l'abuso di alcol la risospinsero nell'oblio. Nel 1930 cessò di incidere; fu richiamata solo nel 1933 per un'ultima, sublime seduta discografica. Morì in un tragico incidente stradale. Dotata di una voce grave, ampia e maestosa, di una dizione limpida, di un fraseggio naturale, cantò le gioie, le miserie e le tragedie della sua gente con pathos poderoso, conferendo alle sue storie una dimensione di universalità. I 160 dischi che ci ha lasciato sono una sorta di ciclo epico della gente di colore, colta nel passaggio dalla campagna alla città industriale. Con lei incisero i maggiori solisti di jazz: tra gli altri L. Armstrong, B. Goodman, J. Smith, J. P. Johnson e il trombonista Ch. Green.

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