Salacrou, Armand
autore teatrale francese (Rouen 1899-Le Havre 1989). Legato in origine ai movimenti di avanguardia, si affermò negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso grazie a un vivo senso del teatro, a un mestiere eclettico, a un impegno ideologico, morale e sociale che lo mantennero per parecchi anni in una posizione di rilievo sulla scena francese e internazionale. Tra i suoi testi più significativi: Patchouli (1930), L'inconnue d'Arras (1935; La sconosciuta di Arras), dalla tecnica ardita per quei tempi, La terre est ronde (1937; La terra è rotonda), Histoire de rire (1939; Soltanto un giuoco), brillante e amaro, Les nuits de la colère (1946; Notti dell'ira), sulla Resistenza, L'Archipel Lenoir (1947; L'Arcipelago Lenoir), che ben esprime la visione pessimistica e antiborghese dell'autore. Con l'affermarsi di nuove concezioni teatrali, Salacrou diradò la propria operosità: Dieu le savait (1950; Dio lo sapeva), Sens interdit (1953; Senso vietato), Une femme trop honnête (1955; Una donna troppo onesta), Boulevard Durand (1960), Comme les chardons (1964; Come i cardi). Ha inoltre pubblicato i volumi autobiografici C'était écrit (1974), Les amours (1976) e le memorie di Dans la salle des pas perdus (1974-76).