Saint-Laurent, Cécil
pseudonimo dello scrittore francese Jacques Laurent-Cély (Parigi 1919-2000). Brillante e versatile rappresentante della letteratura non impegnata e dichiaratamente reazionaria del dopoguerra, riunita intorno alla rivista La Parisienne, ha pubblicato sotto vari pseudonimi romanzi di grande successo commerciale, di cui sono state anche realizzate delle trasposizioni cinematografiche: Caroline chérie (1948), Le fils de Caroline chérie (1949), Un caprice de Caroline (1952), Ici Clotilde (1958), Le petit canard (1972; L'anatroccolo). Di maggiore valore letterario sono i romanzi pubblicati col proprio nome: Les corps tranquilles (1948; I corpi tranquilli) e Les bêtises (Le sciocchezze, premio Goncourt 1971). A essi si aggiungono saggi storici come Quand la France occupait l'Europe e un libello diretto contro Sartre (Paul et Jean-Paul, 1951). Ha esposto la propria concezione del romanzo (né d'avanguardia né impegnato) in Le nu vêtu et dévêtu (1980; Il nudo vestito e svestito); ha poi pubblicato Les sous-ensembles flous (1981), descrizione fantasiosa dei sentimenti erotico-tragici di un malato spacciato, Stendhal comme Stendhal ou le mensonge ambigu (1984), Le miroir aux tirairs (1990)e L’inconnu du temps qui passe (1994; Lo sconosciuto del tempo che passa). Tra gli ultimi saggi: Roman du roman (1977), Le Français en cage (1988) e Du mensonge (1994; Sulla menzogna). Sotto lo pseudonimo di Albéric Varenne ha pubblicato alcune opere storiche. È stato accademico di Francia dal 1986.