Rysselberghe, Theo van-
pittore e grafico belga (Gand 1862-Saint-Clair, Var, 1926). Compiuti gli studi presso le accademie di Gand e di Bruxelles, nel 1884 soggiornò in Spagna e in Marocco (Fantasia araba, 1884, Bruxelles, Musées Royaux). Un primo viaggio a Parigi nel 1887 lo accostò a Seurat e ai neoimpressionisti, dei quali l'artista utilizzò la tecnica della scomposizione del colore, introducendo nella sua pittura il divisionismo che applicò soprattutto al ritratto e alle scene d'interni (Ritratto di Émile Verhaeren, Parigi, Musée National d'Art Moderne; La lettura, 1903, Gand, Museum voor Schone Kumsten). Tra i fondatori della Libre Esthétique, operò con H. van de Velde per il rinnovamento delle arti decorative (con disegni per mobili, manifesti, ornamenti tipografici sulla linea del gusto Art Nouveau) e per instaurare un'arte “sociale”, partecipando a manifestazioni culturali d'avanguardia. Stabilitosi a Parigi nel 1898, si ritirò poi negli ultimi anni a Saint-Clair (Provenza), dove si dedicò alla pittura di paesaggio con espressione più sciolta e libera dalle formule del neoimpressionismo.