Rinaldi, Angelo
(Ange-Marie), giornalista e romanziere francese (Bastia, Corsica, 1940). Di origine italo-greca, figlio di un militante comunista morto in deportazione, ha studiato legge ad Aix-en-Provence, per poi trasferirsi a Parigi, dove ha esercitato vari mestieri. Editorialista letterario dell'Express dal 1972 al 1998 e giornalista del Nouvel Observateur dal 1998, si è dedicato alla carriera letteraria dopo il 1968, riscuotendo un successo consacrato da molti premi letterari e dal favore di un pubblico sensibile alla varietà dei temi, trattati in una lingua energica nell'apparente confusione di costruzioni elaborate: La maison des Atlantes (1971, La casa di Atlante, Prix Fémina) sulla borghesia corsa, i turbamenti incestuosi di Les dames de France (1977; Le signore di Francia), la rinnovata visione dei desideri di La dernière fête de l'Empire (1980; L'ultima festa dell'Impero), la delicata sensibilità di La confession dans les collines (1990; La confessione nelle colline). Una storia piena di mistero e suspence è raccontata nel romanzo Les jours ne s’en vont pas longtemps (1993; I giorni non fuggono a lungo), in cui la morte misteriosa di un uomo porta i protagonisti a ritornare a un passato confuso. Fra gli ultimi lavori si ricordano: Dernières nouvelles de la nuit (1997; Le ultime novelle della notte), Service de presse (1999; Servizio di stampa) e Tout ce que je sais de Marie (2000; Tutto quello che so di Maria), Où finira le fleuve (2006), Résidence des étoiles (2009), Dans un état critique (2010), Les souvenirs sont au comptoir (2012), Torrent (2016), Laissez-moi vous aimer (2018). È membro dell'Academie Française dal giugno 2001. Tra i numerosi premi letterari ricevuti da Rinaldi, oltre al già citato Prix Fémina, si ricordano Prix littéraire Prince-Pierre-de-Monaco, ottenuto nel 1994 per la sua produzione letteraria complessiva, il Prix Marcel Proust ottenuto nel 1981 per La Dernière fête de l'Empire, e il Prix Fénéon, ottenuto nel 1970 per La Loge du gouverneur.