Respighi, Ottorino
Indicecompositore italiano (Bologna 1879-Roma 1936). Fu allievo a Bologna di L. Torchi e G. Martucci ed ebbe lezioni da Rimskij-Korsakov a Pietroburgo. Dal 1913 insegnò composizione al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, che diresse dal 1924 al 1926, dedicandosi poi solo alla composizione. Come altri esponenti della generazione dell'Ottanta, Respighi partecipò del clima determinato da chi si sforzava di ritrovare una tradizione italiana strumentale e, più o meno timidamente, guardava alle vicende musicali europee. In tal senso i suoi esiti più significativi vanno cercati non tanto nelle otto opere teatrali (tra cui Belfagor, 1922; La campana sommersa, 1927; Maria Egiziaca, 1932; La fiamma, 1934), incerte tra tradizionalismo e aspirazioni sinfoniche, quanto in alcune pagine strumentali dal sicuro e fastoso colorismo, come Fontane di Roma (1916), Pini di Roma (1924) e Feste romane (1928); l'involuzione ravvisabile nei successivi poemi sinfonici è emblematica del percorso stilistico di Respighi verso atteggiamenti sempre più provinciali ed estranei alle più avanzate vicende europee.
Ottorino Respighi al pianoforte attorniato dagli allievi del Conservatorio di Santa Cecilia a Roma.
Fondazione Respighi
Bibliografia
E. Respighi, Ottorino Respighi, dati biografici ordinati da Elsa Respighi, Milano, 1954; C. Rostand, Ottorino Respighi e la musica strumentale, in “Musica d'oggi”, 1961; L. Bragaglia, E. Respighi, Il teatro di Respighi, Roma, 1978.