Raeder, Erich
ammiraglio tedesco (Wansbeck, Amburgo, 1876-Kiel 1960). Ufficiale nella prima guerra mondiale, prese parte alle battaglie navali di Dogger Bank (1915) e dello Jutland (1916). Comandante di un incrociatore nel 1918, divenne contrammiraglio nel 1922 e grande ammiraglio nel 1939. Dal 1935 al gennaio 1943 fu comandante in capo della marina militare tedesca. Fautore di uno sviluppo equilibrato della flotta, impostò le “corazzate tascabili” e diresse con abilità e decisione le operazioni navali contro la Norvegia (1940). Convinto tuttavia della superiorità della flotta inglese, si oppose allo sbarco in Inghilterra previsto da Hitler e preferì puntare tutte le speranze sui successi dell'arma sottomarina. All'inizio del 1943 Raeder fu perciò sostituito dall'ammiraglio Doenitz, comandante della flotta sottomarina tedesca e fautore del suo impiego senza limitazioni. Nel dopoguerra Raeder fu processato per i crimini commessi, sotto la sua gestione, dai sommergibili tedeschi nell'attacco al traffico civile e condannato all'ergastolo. Fu però graziato nel 1955. È autore di opere storiche e memorialistiche di rilievo.