Radek, Karl Berngardovič

pseudonimo dell'uomo politico e pubblicista russo Karl Sobelsohn (Leopoli 1885-forse 1939 o 1940). D'origine polacca, entrò giovanissimo nel Partito Socialista Polacco. Conosciuto Lenin in Svizzera, tornò con lui in Russia (1917); nel 1918 si recò in Germania dove collaborò al tentativo rivoluzionario del 1919. Arrestato a Berlino, poi liberato (1919), continuò in Russia la sua attività politica accanto a Lenin. Morto costui, inclinò al trotzkismo e venne espulso dal partito (1927-29). Benché spesso consultato per la sua competenza negli affari tedeschi, fu processato (1936) come trotzkista e condannato a 10 anni di lavori forzati; venne graziato nell'anno successivo per la sua funzione di accusatore nel processo contro Tuchačevskij, scomparendo poi dalla scena politica. Molto importanti, tra i suoi numerosi scritti, Cinque anni di Internazionale comunista e La rivoluzione germanica.

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