Pièr Damiani
Indicesanto, dottore della Chiesa (Ravenna 1007-Faenza 1072). Di poverissima famiglia, allevato dal fratello maggiore Damiano (donde il suo secondo nome), dopo aver insegnato a Parma e a Ravenna si ritirò nel monastero camaldolese di Fonte Avellana (Gubbio). Segnalatosi per austerità di vita, fu nominato da Leone IX priore del convento di Locri e da Stefano IX cardinale e vescovo di Ostia (1057). Insieme all'amico Ildebrando di Soana (il futuro Gregorio VII), si adoperò per l'elezione di Niccolò II contro Benedetto X. Nel 1060 fu inviato con Anselmo da Baggio a Milano, quale legato della Santa Sede per la questione della pataria e per porre riparo alla situazione gravissima del clero milanese in gran parte simoniaco e concubinario. Morto Niccolò II (1061), favorì l'elezione di Anselmo da Baggio (Alessandro II), sostenendolo contro l'antipapa Cadalo. Al concilio convocato nel 1062 ad Augusta, per decidere quale fosse il legittimo pontefice, Alessandro II si fece rappresentare da Pier Damiani, contando più che sul suo dubbio senso politico sul fascino della sua personalità religiosa. In tutta l'opera di riforma e nella politica di Alessandro II è evidente l'influsso delle idee di Pier Damiani, che è fra le personalità eminenti della riforma della Chiesa nel sec. XI. Asceta, assertore della miseria invincibile della natura umana, nemico di ogni forma di ricchezza, diffidente verso gli studi profani, convinto della superiorità della condizione monastica, Pier Damiani operò energicamente per la riforma del clero. In campo politico, non accettò la concezione teocratica di Ildebrando di Soana e sostenne una stretta unione del potere temporale e di quello spirituale. Dante lo ricorda nel canto XXI del Paradiso, lodandone l'umiltà, che lo spinse a farsi chiamare Petrus Peccator. Tra i suoi trattati, sono da ricordare il Liber Gomorrhianus, aspra requisitoria contro la corruzione del clero; il Liber gratissimus, contro la simonia; la Disceptatio Synodalis; il De divina omnipotentia. Di notevole valore storico le sue Lettere.
Bibliografia
J. Gonsette, Pier Damien et la culture profane, Lovanio, 1956; M. Lokrantz, L'opera poetica di S. Pier Damiani, Uppsala, 1964; A. Benedetti, Contemplazione e poesia in Pier Damiani, Brescia, 1975.