Philipe, Gérard
attore francese (Cannes 1922-Parigi 1959). Debuttò a Parigi nel 1943 in Sodoma e Gomorra di Giraudoux e si impose due anni dopo come protagonista di Caligola di Camus. Le sue maggiori interpretazioni teatrali sono però legate agli anni migliori del Théatre National Populaire e comprendono personaggi eroici come Il Cid, Il principe di Homburg, Ruy Blas e Lorenzaccio. Nel cinema, già protagonista d'una trascrizione dell'Idiota dostoevskiano (1946), si impose clamorosamente nel Diavolo in corpo (1947) di Autant-Lara, con la sua presenza di adolescente indifeso e insieme crudele, quale emblema della gioventù del dopoguerra, incarnata da un interprete sensibilissimo ch'era anche un divo. Affrontò poi personaggi stendhaliani (La Certosa di Parma, 1948; L'uomo e il diavolo, 1954), fu eccellente interprete di opere di R. Clair (La bellezza del diavolo, 1950; Le belle della notte, 1952; Grandi manovre, 1955), brillante protagonista di personaggi avventurosi (da Fanfan la Tulipe, 1952, a Le diavolerie di Till, 1956, da lui anche diretto) e di uomini duramente sconfitti (da Gli orgogliosi, 1953, a L'isola che scotta, 1959, entrambi in Messico). Rinnovò il mito di Don Giovanni in chiave di aggiornato e sordido umorismo (Le amanti di Monsieur Ripois, 1954, girato a Londra) e raffigurò un cinico seduttore in Relazioni pericolose (1959). Le sue interpretazioni furono sempre contrassegnate da una sorta di aerea leggerezza, di eguale disponibilità al bene e al male, regolate da un fascino discreto e da una lucida intelligenza di commediante e di uomo.
Gérard Philipe. La locandina del film Diavolo in corpo (1947) di C. Autant-Lara.
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