Pasmore, Victor
pittore e scultore inglese (Chelsham, Surrey, 1908-Malta 1998). Frequentò i corsi serali della Central School of Art and Crafts di Londra (1927-31), volgendosi definitivamente alla pittura tra il 1937 e il 1938, nell'ambito del gruppo neoimpressionista Euston Road School con opere tendenti al realismo. Il suo linguaggio si definì nell'immediato secondo dopoguerra sulla linea astratto-costruttivista attraverso esperienze di problemi formali e di luce che segnarono un graduale distacco dalla sua figurazione precedente (Il Tamigi a Chiswick, 1943, Londra, Tate Gallery; Lo studio di Ingres, 1944-46, Hytle, collezione privata). L'attività successiva portò l'artista a operare accanto ai protagonisti della moderna architettura inglese, nel cui ambito il suo linguaggio si sviluppò in senso neoplastico e costruttivista, e trovò espressione in una serie di composizioni concepite come “costruzioni a rilievo” in cui è manifesta la tendenza alla terza dimensione (Astrazione in bianco, nero, rosso indiano e lilla, 1957, Londra, Tate Gallery). Consulente artistico per la progettazione della new town di Peterlee, insegnante alla Camberwell School of Art e poi alla Central School of Art and Crafts di Londra, Pasmore si è volto, negli anni successivi, nuovamente alla pittura con una figurazione coerentemente impostata ancora sui problemi della forma. Ha scritto Colour as a Function of Multi-Dimensional Space (1976).