New York Times
quotidiano statunitense fondato nel 1851 a New York da Henry J. Raymond, Georges Jones e Edward B. Wesley. In contrasto sia con i giornali “a effetto” (Sun e New York Herald), sia con il polemico e moralistico rigore del New York Tribune, si presentò subito come il quotidiano basato sulla completezza e sull'obiettività delle informazioni. Spesso in polemica col potere presidenziale, affiancò generalmente la Casa Bianca nei momenti difficili. Dopo la seconda guerra mondiale Truman, Eisenhower e Foster Dulles vi trovarono incoraggiamento a proseguire la guerra fredda e a diffidare dalle prospettive distensive. Con gli anni Sessanta e l'inizio della distensione il New York Times recuperò nuovamente il senso della polemica col potere, specie a proposito del conflitto vietnamita. La sua edizione internazionale, teletrasmessa a Parigi da New York dal 1960, si è fusa nel 1967 con quella del New York Herald Tribune dando vita al quotidiano International Herald Tribune, che fino al 2002 era anche espressione del Washington Post. Nel 2010 ha stipulato un contratto di esclusiva con la Apple per la diffusione del giornale in formato elettronico sul lettore iPad. A partire dal 2008, per contrastare l'attacco sferrato in termini di copie vendute dal Wall Street Journal, il New York Times ha avviato un'operazione di riorganizzazione interna affidando la rubrica dedicata ai libri (Book Review) e la pagina culturale al conservatore Sam Tanenhaus e ha assunto l'editorialista fautore del neoconservatorismo Bill Kristol. La linea politica del giornale è generalmente liberale, molto attenta alle questioni sociali ma anche alla tutela dei diritti individuali, del libero mercato e della libera concorrenza. Nel 2007 il New York Times ha abbandonato la storica sede in Time Square (dove risiedeva dal 1904), spostandosi nel New York Times Buildng, grattacielo di 52 piani collocato sull'ottava Avenue progettato dall'architetto italiano Renzo Piano. Nel 2011, per la prima volta in 160 anni di storia, il New York Times ha avuto una donna come direttrice, Jill Abramson, sostituita nel 2014 da Dean Baquet. Sotto la sua guida il quotidiano ha raggiunto nel 2015 la cifra impressionante di un milione di abbonati alla versione online. Dal 2015 principale azionista del quotidiano è il miliardario messicano Carlos Slim. Con 101 premi vinti, il New York Times è il giornale ad aver ottenutoil numero di Pulitzer.