Mendelsohn, Erich

architetto tedesco (Allenstein, ora Olsztyn, Polonia, 1887-San Francisco 1953). Studiò architettura a Berlino e a Monaco, dove entrò in contatto con l'ambiente del Blaue Reiter. Al 1911 risale la prima opera documentata (cappella del cimitero ebraico di Allenstein), ma di maggiore interesse sono i primi disegni di architetture fantastiche (1914; il corpus dei disegni di Mendelsohn comprende ca. 1500 pezzi) e i primi progetti (1915, progetto per casa Becker a Chemnitz). Dopo la guerra, stabilitosi Mendelsohn a Berlino, ebbe inizio la fase dei suoi fruttuosi contatti con le avanguardie artistiche del momento: partecipò nel 1918 al Novembergruppe, fortemente politicizzato, e all'Arbeitsrat für Kunst (Consiglio del lavoro per l'arte). Del 1920-21 è la realizzazione del telescopio solare detto Torre Einstein a Potsdam (i primi disegni risalgono al 1917), capolavoro dell'architettura espressionista e insieme conclusione di questo fervido momento dell'attività dell'architetto. Negli anni seguenti Mendelsohn viaggiò moltissimo: in Olanda (1921-23), dove ebbe su di lui un influsso determinante l'incontro con J. J. Oud, negli Stati Uniti (1924), dove conobbe l'opera di Wright, infine in Unione Sovietica (1925). Le opere di questi anni (cappellificio Steinberg, Hermann) Co. a Luckenwalde, 1921-23; stabilimento tessile a Leningrado, 1925-27) mostrano chiaramente il distacco dalla poetica espressionista e l'influsso del chiaro razionalismo olandese, mentre si affaccia il tema (poi dominante nell'intera produzione di Mendelsohn) dell'edificio industriale e commerciale. Esemplari per questo genere sono gli edifici della catena di grandi magazzini Schocken (a Norimberga, 1926; a Stoccarda, 1926-28; a Chemnitz, 1928-29), che rivelano, nell'uso di volumi semplici, nella ritmica alternanza di zone piene e di zone interamente vetrate, l'adesione di Mendelsohn a un razionalismo che discende dal Bauhaus (cui peraltro Mendelsohn non partecipò mai). Nell'intensa attività degli anni precedenti il 1933, quando Mendelsohn lasciò la Germania, particolare importanza rivestono le realizzazioni legate a vasti progetti di ristrutturazione di alcune zone di Berlino: la Kurfuerstendamm (1927-28, complesso Woga, comprendente il cinema Universum); la Potsdamerplatz (col puro, emblematico prisma dei magazzini Lafayette, 1928, e l'edificio della Columbushaus, 1931, uno dei capolavori di Mendelsohn); la Lindenstrasse (edificio della Federazione metallurgica, 1928-29); l'Alexanderplatz (1931). Del 1929 è inoltre il progetto per il concorso per il Palazzo dei Soviet a Mosca. Abbandonata la Germania nazista, Mendelsohn si trasferì a Londra, dove collaborò per alcuni anni con Sergej Čermaev (padiglione De La Warr a Bexhill-on-Sea; casa Cohen a Chelsea), con soluzioni di notevole eleganza, interessate al rapporto con l'ambiente circostante. Dal 1936 Mendelsohn lavorò preferibilmente in Palestina, soprattutto a Gerusalemme (progetti per l'Università ebraica sul monte Scopus, 1935-36, di cui fu realizzato solo l'edificio del centro medico Hadassah, 1936-38). Trasferitosi a New York nel 1941, e poi nel 1945 a San Francisco, Mendelsohn dedicò i suoi ultimi anni di attività alla realizzazione di centri per comunità israelitiche (1946-50, tempio e centro comunitario della congregazione B'nai Amoona, a Saint Louis, il primo di una serie che comprende quelli di Cleveland, 1946-52; di Washington, 1948; di Baltimora, 1948; di Dallas, 1951).

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