Ihara, Saikaku
pseudonimo del romanziere giapponese Hirayama Tōgo (Ōsaka 1642-1693). Creò l'ukiyo-zōshi (racconto del mondo fluttuante), un genere narrativo contraddistinto da uno stile dinamico e incisivo, che ritrae con vivace, ma severo realismo, la società del tempo, dipingendo la vita gaia e allo stesso tempo desolata dei quartieri di piacere, il moralismo, ormai fuori luogo, della classe dei samurai e la vita operosa dei chōnin (borghesia cittadina). Tra le opere di Ihara, una ventina, scritte tutte negli ultimi anni della sua vita, le più note sono: Kōshoku ichidai otoko (1682; Vita di un libertino), Kōshoku ichidai onna (1686; Vita di una mondana), Kōshoku gonin onna (1686; Cinque donne innamorate dell'amore), Nōshoku ōkagami (1687; Grande specchio dell'amore maschile), Nippon eitaigura (1688; Il magazzino eterno del Giappone) e Seken munezan'yō (1692; I calcoli della gente di questo mondo).