Gòlgi, Camillo
istologo e patologo italiano (Corteno 1843-Pavia 1926). Nel 1873 mise a punto un metodo di colorazione dei tessuti, basato sulla loro impregnazione cromoargentica, adatto a mettere in evidenza fibre estremamente sottili. Avvalendosi di questo metodo studiò la fine struttura del tessuto nervoso portando contributi fondamentali alla conoscenza della cellula nervosa e dei suoi prolungamenti. Descrisse i corpuscoli neurotendinei, i filamenti presenti nella mielina (detti di Golgi e Rezzonico) e l'apparato reticolare interno che si trova nelle cellule, noto anche come apparato di Golgi. Nel campo della patologia precisò il ciclo biologico del plasmodio e ne evidenziò i rapporti con le varie fasi della malaria terzana e quartana. Nel 1906 fu insignito, unitamente a S. Ramón y Cajal, del premio Nobel per la medicina.