Guglièlmo II (re di Sicilia)
d'Altavilla, re di Sicilia, detto il Buono (1153-1189). Succedette appena tredicenne al padre Guglielmo I nel 1166 sotto la reggenza della madre Margherita di Navarra, coadiuvata dal vicecancelliere Matteo d'Aiello e dall'arcivescovo di Palermo Gualtieri Ophamil. Guglielmo II proseguì la politica paterna di alleanza con papa Alessandro III, ma ebbe anche mire espansionistiche verso l'Oriente. A questo fine pensò a un matrimonio con la figlia di Manuele I Comneno; il matrimonio non fu concluso e Guglielmo II sposò Giovanna, figlia di Enrico II d'Inghilterra. Nel 1174 inviò la sua flotta contro Alessandria, soccorsa dal Saladino, e nel 1175 occupò Tunisi. In Italia si batté contro Barbarossa che lo sconfisse a Carsoli (1176); l'anno seguente, al Congresso di Venezia, si riconciliò con lui. Alla morte di Manuele I Comneno, ucciso nel 1180, Guglielmo II, approfittando della crisi dell'Impero bizantino sotto Alessio II, Andronico I e Isacco II Angelo, inviò una spedizione che prese Durazzo e Tessalonica (1185), mentre forze di terra e di mare puntavano su Costantinopoli. Ma, sconfitte da un esercito di Isacco II Angelo, nonostante alcuni brillanti successi dell'ammiraglio Margaritone, le milizie siciliane dovettero abbandonare tutti i territori occupati. Conquistata Gerusalemme dal Saladino (1187), Guglielmo II collaborò alla III Crociata, dando libero passaggio ai crociati nel suo regno e inviando Margaritone con una flotta a Tripoli, donde il Saladino dovette ritirarsi (primavera 1189). L'anno dopo Guglielmo II morì senza eredi diretti, lasciando il regno alla zia paterna Costanza, sposa di Enrico di Svevia, figlio di Federico Barbarossa.