Gordimer, Nadine
Indicescrittrice sudafricana di lingua inglese (Springs, ex provincia del Transvaal, 1923-Johannesburg 2014). Per la sua opera di romanziera, novellista e saggista, che ha per tema i difficili rapporti interrazziali in Sudafrica, fu stata insignita del premio Nobel nel 1991. Nelle sue opere, l'appassionata opposizione alla politica dell'apartheid e la lotta per la giustizia sociale non scadono mai in un meschino manicheismo, ma sono di stimolo per un'approfondita e sottile analisi psicologica, che si esprime in uno stile elegante e allusivo, venato di ironia e intimamente lirico. Fra le più note si menzionano i romanzi: A World of Strangers (1958; Un mondo di stranieri), Occasion for Loving (1963; Occasione d'amore), The Late Bourgeois World (1966; Il mondo tardoborghese), A Guest of Honour (1971; Un ospite d'onore), Burger's Daughter (1979; La figlia di Burger), July's People (1981; trad. it. Luglio), The Soldier's Embrace (1980; Il bacio di un soldato), A Sport of Nature (1987; Una forza della natura), My Son's Story (1990; Storia di mio figlio). Importanti anche le novelle e i racconti (Something Out There, 1984, Qualcosa là fuori; Jump, 1992, Il salto), i volumi di critica letteraria e di saggistica, in cui la Gordimer si confermò attenta osservatrice della realtà sociopolitica della sua terra tormentata (The Essential Gesture: Writing, Politics and Places, 1988, Vivere nell'interregno). Dopo None to accompany me (1995; Nessuno che mi accompagni), un romanzo che racconta la storia dei grandi mutamenti e delle grandi speranze che hanno cambiato le vicende di un Paese ancora in profonda trasformazione, e il saggio Writing and being (1996; Essere e scrivere), pubblicò il romanzo The House Gun (1998; Un'arma in casa), in cui abbandona il tema dell'apartheid, subito ripreso con la raccolta di saggi Living in Hope and History (1999; Vivere nella speranza e nella storia) che insieme a The Pickup (2001; L'aggancio) costituisce una sorta di testamento spirituale. Venne nominata vicepresidente dell'associazione degli scrittori Pen Club International, dal 1998 diventò anche “Ambasciatrice di Buona Volontà” per il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite oltre che membro esecutivo del Congresso per i diritti del Sudafrica. Nel 2005 pubblicò Get a life (2006; Sveglia) in cui il protagonista mette in discussione i suoi valori in un periodo di convalescenza dopo un'operazione per un tumore. Nel 2008 uscì Beethoven era per un sedicesimo nero, un libro di racconti in cui la scrittrice indaga sui rapporti di coppia e nel 2012 Ora o mai più (No Time Like The Present)
Bibliografia
R. F. Haugh, Nadine Gordimer, New York, 1974; S. R. Clingman, The Novels of Nadine Gordimer: History from the Inside, Johannesburg, 1986; J. Cooke, The Novels of Nadine Gordimer: Private Lives Public Landscape, Baton Rouge, 1986.