Gay, John
poeta e autore drammatico inglese (Barnstaple, Devonshire, 1685-Londra 1732). Aiutato da amici e mecenati e incoraggiato da scrittori influenti come A. Pope, J. Swift e J. Arbuthnot, coltivò la poesia satirico-burlesca ed esordì con un poema sul vino (Wine, 1708). Accrebbe la propria notorietà con il poemetto eroicomico Trivia, or The Art of Walking the Streets of London (1716; Trivia o L'arte di camminare per le strade di Londra); con le farse tragiche The What D'ye Call it (1715; Come si chiama), scritta forse con Pope, e Three Hours after Marriage (1717; Tre ore dopo il matrimonio), scritta con Pope e Arbuthnot; con la raccolta dei Poems on Several Occasions (1720; Poesie per varie occasioni), e con una prima serie di Fables in versi (1727; Favole), cui ne seguì una seconda, pubblicata postuma nel 1738. Grande fama, rinnovata da molte imitazioni (nel secolo XX B. Brecht ne trasse spunto per L'opera da tre soldi, venne al poeta da The Beggar's Opera (1728; L'opera del mendicante), ballad operaemph> suggeritagli da Swift e realizzata con la collaborazione musicale di J. C. Pepusch, in cui satireggiò la moda dell'opera musicale italiana, la società inglese del tempo e il governo di Walpole, che si vendicò facendo impedire nel 1729 la rappresentazione di Polly: an Opera, being the Second Part of Beggar's Opera (Polly, seconda parte dell'opera del mendicante), scritta come continuazione della Beggar's Opera, ma con esiti molto inferiori. Gay scrisse un altro libretto per il dramma pastorale musicato da HändelAcis and Galatea (1731), parodia delle Metamorfosi, poema di Ovidio. Il poeta fu sepolto nell'abbazia di Westminster.