Everest
monte (8848 m) della catena dell'Himalaya, la massima elevazione della Terra; si innalza al confine tra il Nepal e la Cina (Tibet regione interessata dal corrugamento cenozoico alpino-himalayano) ed è costituito alla base da rocce metamorfiche e granitiche cui si sovrappongono, oltre i 7000 m s.m., calcari e scisti calcareo-quarzosi. L'Everest, immensa piramide di ghiaccio e roccia, ha numerosi ghiacciai, di cui i principali sono il Rongbuk a N, il Kangchung a E e il Khumbu a SW; il limite delle nevi permanenti si aggira intorno ai 5800 m s.m. Il monte, che prende il nome dal geodeta inglese sir G. Everest (1790-1866), costituì per secoli la meta più ambita di scalatori ed esploratori himalayani. Nel 1920 cominciarono i tentativi di scalata da parte di spedizioni straniere, ma solo il 29 maggio 1953 una spedizione inglese guidata da J. Hunt consentì a E. Hillary e al nepalese Tenzing, saliti dal versante meridionale, di conquistare la vetta. Il 25 maggio 1960 l'Everest fu scalato anche dal versante settentrionale a opera della spedizione cinese guidata da Shih Chanchun. Il 5 e 7 maggio 1973 la cima fu raggiunta da due cordate italiane della spedizione di G. Monzino, durante la quale furono impiegati gli elicotteri per evitare le faticose marce d'avvicinamento. Il 26 ottobre 1973 una spedizione giapponese scalò il monte passando dalla parete sud orientale. Il 16 maggio 1975 la vetta fu conquistata da J. Tabei, componente di una spedizione giapponese formata da sole donne. Eccezionali le imprese dell'italiano R. Messner che, senza usare il respiratore, scalò l'Everest prima con l'austriaco P. Habeler (8 maggio 1978), poi in solitaria (20 agosto 1980). Nel tempo sono state numerose le discussioni relative all'effettiva altezza dell'Everest; la quota ufficiale del Survey of India è di 8840 m s.m., ma le diverse e continue misurazioni negli anni hanno portato la quota, una prima volta nel 1954, a 8847 e successivamente, usando una speciale strumentazione collegata a un satellite, a 8848. È possibile che tale aumento sia dovuto alla maggiore precisione nel calcolo dell'altezza del monte, ma non si può escludere del tutto il fatto che l'Everest (e in generale tutto il sistema himalaiano) sia soggetto a sensibili sollevamenti tettonici. In nepalese, Saragmatha; in tibetano, Chomolongma; in pinyin, Qomolangma Feng.