Eiffel, Alexandre-Gustave
ingegnere francese (Digione 1832-Parigi 1923). Iniziò la sua attività lavorando dapprima con diverse imprese di costruzione e in un secondo tempo in proprio, come ingegnere consulente. Verso il 1855-60 cominciò a occuparsi di costruzioni in ferro, in relazione ai problemi suscitati dalla costruzione delle nuove ferrovie. Dal 1858 diresse i cantieri della compagnia di Bordeaux e costruì il viadotto sulla Garonna a Levallois-Perret. Nel 1867 costruì una propria azienda per la costruzione di laminati in acciaio, diventando presto un tecnico di fama internazionale nell'impiego di questo materiale. Circondatosi di abili collaboratori, iniziò un lavoro di sperimentazione sull'uso delle “travi reticolari”, partecipando alla realizzazione (come tecnico collaboratore) della galleria circolare per l'Esposizione parigina del 1867. Nel 1876 assieme a L.-A. Boileau costruì a Parigi il primo edificio in ferro e vetro, il Magazin au Bon Marché in rue de Sèvres, e l'anno successivo il primo dei suoi grandi ponti in ferro: il ponte Maria Pia sul Duero (Oporto). Per l'Esposizione del 1878, eseguì i vestiboli e l'entrata sul lato della Senna dell'edificio principale. Nel 1880-84 progettò e realizzò il viadotto di Garabit sulla Truier, lungo più di 500 m e alto 122,5m sull'acqua. Infine all'Esposizione del 1889 costruì la famosa torre parigina, nota come Torre Eiffel, espressione più completa di un'impostazione tecnica tesa a ottenere contemporaneamente alte qualità di flessibilità e resistenza con un minimo peso. Le notevoli dimensioni della torre, oltre alle qualità strutturali e al suo inserimento nel paesaggio urbano, suscitarono immediati e contrastanti giudizi da parte della cultura architettonica del periodo, influenzando alcune delle successive tecniche di progettazione. Dopo il 1900 E. si occupò di aerodinamica portando a compimento le sue ricerche con la costruzione della prima “galleria a vento” (1918).