Derain, André
Indicepittore francese (Chatou 1880-Garches 1954). Dopo gli studi classici, frequentò a Parigi l'Accademia Carrière dove, nel 1900, conobbe Matisse. A partire dallo stesso anno, divise con Vlaminck l'atelier di Chatou. Nel 1905 si trasferì con Matisse a Collioure (Pirenei Orientali). Qui nacquero le sue prime tele . Tale orientamento proseguì nella serie di vedute del Tamigi, composte l'anno dopo a Londra (Il ponte di Westminster, Parigi, collezione privata). Attratto, più tardi, dal cubismo, Derain attraversò una fase picassiana, da cui uscì riconciliato con una pittura fortemente chiaroscurata, che guarda al Rinascimento e al barocco italiano, al romanticismo francese e, soprattutto, a Cézanne. Si dedicò anche alla scenografia, specie nell'ambito del balletto (La boutique fantasque, Salade, La valse), lavorando, tra l'altro, per Djagilev e per Blum, per l'Opéra e il Sadler's Wells Ballet. Sperimentò nella profondità dello spazio scenico le possibilità dell'esperienza cubista, condizionando però la distribuzione dei piani e la tensione derivante dagli accostamenti cromatici alle precise esigenze del corpo umano in movimento.
André Derain . Il ponte di Waterloo (1906; Lugano, Collezione Thyssen Bornemisza).
De Agostini Picture Library/G. Nimatallah
André Derain . Cadaqués (1910; Praga, Galleria Nazionale).
De Agostini Picture Library/G. Nimatallah
André Derain . La pineta (Venezia, Galleria d'Arte Moderna).
De Agostini Picture Library/A. Dagli Orti
Bibliografia
A. Giacometti, Derain, Parigi, 1957; G. Hilaire, Derain, Ginevra, 1959.