Curie, Pierre e Marie
Indicescienziati francesi (Pierre: Sèvres, Parigi, 1859-1906; Marie: Varsavia 1867-Sancellemoz, presso Sallanches, 1934). La loro fama è particolarmente legata alla scoperta del radio e a fondamentali studi sulla radioattività. Pierre si rese noto giovanissimo per le sue fondamentali ricerche sulla piezoelettricità (compiute in collaborazione con il fratello Jacques) e sulle proprietà magnetiche dei corpi a diverse temperature; egli rilevò che per ogni sostanza esiste una temperatura caratteristica (punto di Curie) al di là della quale si ha un cambiamento delle proprietà magnetiche. Nel 1895 sposò Maria Skłodowska, di origine polacca, che alla Sorbona aveva seguito i corsi di fisica e matematica. A partire dal 1897 Marie si dedicò, nel laboratorio del marito, a una tesi sui raggi emessi dai sali di uranio, appena scoperti da H. Becquerel. Verificando la persistenza del fenomeno con una combinazione qualsiasi di uranio, ella constatò che l'intensità della radiazione era proporzionale al tenore di uranio nel sale e indipendente dalla temperatura; inoltre riconobbe la stessa proprietà nei sali di torio e propose per il fenomeno la denominazione di radioattività. Il 12 aprile 1898 presentò all'Accademia delle Scienze una memoria in cui affermava che la radioattività emanava da elementi nuovi, a uno dei quali diede il nome di polonio in onore della sua patria di origine. Il 6 dicembre dello stesso anno i coniugi Curie annunciarono la scoperta, avvenuta con la collaborazione di G. Bémont, di un altro elemento molto più radioattivo che chiamarono radio. Tra il 1899 e il 1903 i Curie lavorarono su tonnellate di pechblenda, offerte loro dalle miniere di Sankt Joachimsthal, per isolare cloruro e bromuro di radio in quantità sufficiente per studiare a fondo le proprietà di questo elemento. Per la scoperta del radio e gli studi sulla radioattività i Curie divisero con H. Becquerel il premio Nobel per la fisica nel 1903. Dopo la morte di Pierre, avvenuta in un incidente stradale, Marie gli succedette nella cattedra e nella direzione del laboratorio, prima donna ammessa a insegnare alla Sorbona. Nel 1910 pubblicò il fondamentale Trattato di radioattività e condusse a termine l'isolamento del radio metallico. A coronare questo periodo di incessante attività, a Marie fu conferito un secondo premio Nobel per la chimica nel 1911. Gli anni successivi furono quasi esclusivamente dedicati allo studio degli effetti fisiologici delle sostanze radioattive, condotti presso l'Istituto del radio da lei fondato, e alla creazione di un'attrezzatura radiologica adeguata negli ospedali francesi durante la guerra 1914-18. Morì contaminata dalle radiazioni nel sanatorio di Sancellemoz.
Temperatura alla quale le sostanze ferromagnetiche perdono le loro proprietà ferromagnetiche.
Stabilisce una relazione di proporzionalità inversa tra la suscettività magnetica, km, di una sostanza e la temperatura assoluta T alla quale essa si trova: km=C/T, in cui C è una costante caratteristica della sostanza, detta costante di Curie. La legge di Curie- Weiss ne è una correzione che verifica meglio i dati sperimentali.
E. Curie, Vita della signora Curie, Roma, 1968; J. Hurwic, G. Bernardini, Maria Sklodowska Curie, Roma, 1968; E. Cotton, Les Curie, Parigi, 1963.