Cleveland (Ohio)
IndiceGeneralità
Città (495.817 ab. nel 1998; 2.908.823 ab. l'area metropolitana nel 1997) dello Stato dell'Ohio (USA), di cui è il centro più importante . Situata a 200 m sulla sponda meridionale del lago Erie, allo sbocco in esso del fiume Cuyahoga, Cleveland deve il suo rapido sviluppo alla favorevole posizione del suo porto (uno dei maggiori degli USA, con un traffico annuo di 25 milioni di t di merci), al punto d'incontro tra le regioni ferrifere del Lago Superiore e quelle carbonifere della Pennsylvania. La città venne fondata nel 1796 dal generale Moses Cleaveland, nell'ambito dell'assegnazione di ca. 1.400.000 ha di territorio dell'Ohio (allora aperto alla colonizzazione) alla Connecticut Land Company. Il piano della città fu completato in pochi mesi; nel 1832 il nome fu lievemente modificato (perdendo la prima -a- di Cleaveland) per abbreviare la testata del giornale locale. La posizione geografica di Cleveland fu in seguito notevolmente valorizzata con la costruzione del canale Ohio (1827), che la collega al fiume Ohio e, a partire dal 1851, grazie alla costruzione di una fitta rete ferroviaria (linee per Chicago, Buffalo, Pittsburgh, ecc.), divenendo così lo sbocco naturale dei prodotti agricoli e minerari dello Stato. Un primo impulso all'industrializzazione venne dalla guerra civile, quando fu localizzato un impianto siderurgico: seguirono industrie metalmeccaniche, chimiche e petrolifere (Standard Oil Co., dal 1870). Il settore manifatturiero rappresenta tuttora la base dell'economia urbana, con un apparato bendiversificato, che comprende, oltre alla metallurgia (anche alluminio) e alla petrolchimica, industrie meccaniche (automobili, macchine agricole, parti di aeromobili), elettroniche, tessili, alimentari, della gomma e un gran numero di centri di ricerca applicata. Servita da tre aeroporti (Hopkins, Lakefront e Cuyahoga), Cleveland è inoltre un importante centro culturale, sede delle università John Carroll (1886), del Cleveland (1964) e Case Western Reserve (1826), di numerosi collegi, musei, ecc.
Musei
I due musei più noti della città sono il Cleveland Museum of Art e il Rock and Roll Hall of Fame and Museum. Il Cleveland Museum of Art documenta pressoché ogni aspetto e periodo della storia dell'arte mondiale, dall'antichità a oggi. Importanti le raccolte di sculture, avori, gioielli, tessuti e miniature paleocristiani, bizantini, dell'alto e del basso Medioevo (tra cui i 9 oggetti del Tesoro Guelfo, degli inizi del sec. XI). Ben documentate anche le arti applicate dei sec. XVI, XVII e XVIII. La sezione delle sculture europee comprende capolavori di Claus van de Werve, Antoine Le Moiturier, Veit Stoss, L. della Robbia, A. Sansovino, Degas, Rodin, Renoir, Brâncusi. La pittura europea è presente con opere dei sec. XV-XVIII. Numerosi sono i dipinti di scuola francese dal neoclassicismo a oggi. Assai ricche anche le raccolte di arte orientale, soprattutto cinese. Il Rock and Roll Hall of Fame and Museum, invece, inaugurato nel settembre 1995, è divenuto una delle maggiori attrazioni cittadine. Il museo è nato per iniziativa della Rock and Roll Hall of Fame Foundation, un'istituzione creata nel 1983 a New York e che ha per obiettivo la celebrazione di quei personaggi che si sono particolarmente distinti nel contribuire all'evoluzione di questo genere musicale. Nel 1986, Cleveland venne scelta come sede del Museo, per il cui progetto la fondazione si è rivolta all'architetto I. M. Pei. Questi ha creato una struttura ariosa ed elegante, articolata su sei livelli, con una superficie espositiva di quasi 14.000 m². Il Rock and Roll Hall of Fame and Museum è soprattutto una eccezionale raccolta di memorabilia: dalla chitarra di Woody Guthrie alle quattro autovetture Trabant utilizzate dagli U2 per la scenografia del loro Zoo TV Tour, dallo studio completo di Sam Phillips con il quale fu registrato nel 1953 il primo singolo di Elvis Presley per la Sun Records all'uniforme di raso giallo indossata da John Lennon per Sergeant Pepper’s Lonely Hearts Club Band, dal manoscritto di J. Hendrix con il testo di Purple Haze a una parte del muro utilizzata da Roger Waters per la rappresentazione di The Wall a Berlino nel 1990.