Citati, Piètro

critico letterario, narratore e saggista italiano (Firenze 1930 - Castiglione della Pescaia 2022). Conoscitore raffinato di letterature classiche e moderne, ha raccolto gran parte dei suoi scritti di critico originale e versatile in alcuni volumi, tra cui ricordiamo: Il tè del cappellaio matto (1972), I frantumi del mondo (1978), Il sogno della camera rossa (1986). Il corpo centrale della sua produzione di saggista-narratore è costituito da alcune fortunate monografie, quali Goethe (1970), Manzoni (1973), Alessandro (1974), Vita breve di Katherine Mansfield (1980), Tolstoj (1983), Kafka (1987). In questo singolare intreccio di romanzo, biografia e saggio interpretativo l'autore dispiega la sua passione per il gioco letterario, accompagnando il lettore in un labirinto visionario. Dopo Storia prima felice, poi dolentissima e funesta (1989) ha pubblicato nel 1992 la raccolta di saggi Ritratti di donne e il volume illustrato La caduta di Messico. Una trentennale frequentazione con la Recherche di Proust è alla base dell'analisi interpretativa, dedicata allo scrittore francese e alla sua opera, La colomba pugnalata (1995). Sotto il titolo La luce della notte (1996) sono invece rielaborati e proposti in versione romanzesca i grandi miti e le avventure mistiche della storia del mondo. In L’armonia del modo (1998), Citati ha raccolto quarantotto prose scritte nell'arco di trent'anni, una riflessione sui momenti fondamentali dell'esistenza, un autoritratto velato sulla sua esistenza. Opera ambiziosa e originale è Il male assoluto (2000) nella quale lo scrittore ha identificato un filo conduttore "nero" nelle opere dei più grandi scrittori dell'Ottocento, da De Foe a Goethe, da Dumas a Balzac, da Poe a Hawthorne, da Dostoevskij a James. Viaggio nel mondo misterioso dei miti dell'antica Grecia è invece, La mente colorata. Ulisse e l'Odissea (2002). Nel 2003 ha pubblicato Israele e l'Islam. Le scintille di Dioe nel 2006 La civiltà letteraria europea e La morte della farfalla. Nel 2008 è uscita la raccolta di saggi La malattia dell'infinito e nel 2011 Elogio del pomodoro. Tra gli ultimi scritti ricordiamo Il Don Chisciotte (2013), I Vangeli (2014), Sogni antichi e moderni (2016), Il silenzio e l'abisso (2018) Dostoevskij: senza misura. Saggi russi (2021). È scomparso il 28 luglio 2022 all'età di 92 anni.

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