Carter, Angela
pseudonimo della scrittrice inglese Angela Olive Stalker (Sussex 1940-Londra 1992). Scrittrice di fama consolidata (ha vinto numerosi premi, tra cui il prestigioso Somerset Maugham Award), la Carter si è affermata come uno dei talenti più visionari e fantasiosi della letteratura inglese contemporanea. Sogni, miti, incubi, metamorfosi, ossessioni sessuali ed estasi amorose sono la materia incandescente e barocca delle sue storie, pervase altresì da una vena di corrosiva ironia e da un gusto intelligente e sicuro della parodia e del pastiche letterario, già presenti nei sui primi romanzi quali Shadow dance (1966), Heroes and the Villains (1969) tradotto in Italia solo nel 2003 con il titolo I buoni e i cattivi, o in The Bloody Chamber (1979), riscrittura in chiave moderna di alcune favole tradizionali. L'amore nei suoi aspetti sadomasochistici, l'eros in tutte le sue connotazioni è al centro di The Passion of New Eve (1978), storia di un amore adolescenziale ambientato in un'America apocalittica e fantascientifica. In The Sadeian Woman (1979) e Nothing Sacred (1983), la Carter sperimenta la sua corrosiva intelligenza nel genere saggistico, mentre Nights at the Circus (1984) è una prodigiosa, colorita rivisitazione del genere picaresco. Il famoso Black Venus (1985) è un romanzo riflessione sull'amore sempre nuovo e sempre uguale, sublime e ridicolo, tenero e disperato, contraddittorio e impossibile per definizione. Wise Children (1991), infine, racconta, in una serie di flashbacks, storie e aneddoti teatrali nell'arco di tre generazioni di attori.