Amedèo VI
conte di Savoia, detto il Conte Verde (Chambéry 1334-Santo Stefano, Campobasso, 1383). Succedette nel 1343 al padre Aimone e fu sottoposto a un consiglio di reggenza fino al 1348. Abbandonata l'antica alleanza con l'Inghilterra e ottenuto l'appoggio dei Valois, occupò il Gex e il Faucigny e, nel 1359, il Vaud (in cui si era estinto il ramo dei Savoia). L'annessione del Delfinato alla Francia orientò la politica di Amedeo VI verso la Pianura Padana. Affermata la supremazia sui Savoia-Acaia e sul marchese di Saluzzo, combatté contro i Turchi e i Bulgari (1366-67), liberando il cugino Giovanni V Paleologo. Capeggiò la prima lega antiangioina e fece parte della lega antiviscontea (1372) contro Bernabò, occupando Cuneo, Santhià e Biella. Durante lo Scisma d'Occidente parteggiò per l'antipapa Clemente VII. Nella guerra di Chioggia (1378-81), fu scelto quale mediatore. Morì di peste al seguito di Luigi d'Angiò nella guerra contro Carlo di Durazzo per il Regno di Napoli.
Amedeo VI in una incisione di P. Giffart (Milano, Civica Raccolta Stampe A. Bertarelli).
Milano, Bertarelli