Aix-en-Provence
Indice
città del dipartimento delle Bouches-du-Rhône, (regione: Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Francia), 177 m s.m., 140.100 ab. (stima 2004).
Generalità
Situata ai piedi delle Alpi di Provenza, nella fertile valle del fiume Arc. La parte più antica, dove sono ancora evidenti le influenze architettoniche italiane e parigine, è divisa dai quartieri più moderni (città universitaria, stazione ferroviaria) dal cours Mirabeau, l'arteria principale della città. Aix-en-Provence riveste un ruolo rilevante in campo artistico e culturale (è sede di università dal 1409). Diede i natali al pittore P. Cézanne (1839), che vi operò a lungo e vi morì nel 1906.
Storia
Fu fondata nel 122 a. C. da L. Sestio Calvino, che la chiamò Aquae Sextiae per la ricchezza di fonti termali. Nel 102 a. C. vi si svolse la battaglia vinta da Mario contro i Teutoni e gli Ambroni che tentavano di invadere l'Italia. Diventata colonia latina sotto Augusto, fu poi capoluogo della provincia Narbonese Seconda e sede arcivescovile dal sec. IV. Capitale della contea di Provenza dal sec. IX, fu uno dei principali centri di diffusione della letteratura provenzale e raggiunse il massimo splendore sotto Luigi II e il figlio Renato d'Angiò nel sec. XV (nel 1409 fu dotata di un'università). Incorporata con tutta la contea nella Francia (1487), fu coinvolta nelle guerre di religione e si oppose a lungo alla politica centralizzatrice della Corona. Sede del Parlamento della Provenza dal 1501, riprese a fiorire soprattutto nel sec. XVII, quando diventò meta di soggiorno dell'aristocrazia provenzale e francese. La città perse di importanza dopo la Rivoluzione, rimanendo ai margini del successivo sviluppo industriale. Sottoposta all'autorità del governo di Vichy dal 1940, fu un centro della Resistenza antinazista; venne liberata nell'agosto del 1944 in seguito allo sbarco degli Alleati in Provenza.
Arte
Il principale edificio medievale della città è la cattedrale del Saint-Sauveur, che presenta parti romaniche (la navata meridionale, il chiostro del 1080 con pilastri scolpiti) e parti gotiche (le altre navate, l'abside del 1285, la facciata e le cappelle del sec. XV). All'interno è conservato il celebre trittico del Roveto ardente, di N. Froment (1476), esempio della scuola di pittura fiorita in Provenza al tempo di Renato d'Angiò (1434-80). Gotica è inoltre la chiesa di S. Giovanni di Malta (ca. 1285). Le numerose chiese del sec. XVII contengono dipinti dei francesi Mignard, Jouvenet, Van Loo, del fiammingo Finson, di pittori italiani. La chiesa della Maddalena conserva l'Annunciazione di maestro anonimo del 1442-45, di chiara derivazione fiamminga. Molto notevole l'architettura civile barocca, che reca l'impronta dell'attività dell'architetto marsigliese, di educazione italiana, P. Puget e conferisce alla città un aspetto particolarmente elegante (palazzi Grimaldi, Éguilles, Estienne de Saint-Jean ecc.). Il Museo Granet conserva un'eccezionale raccolta di dipinti di scuola francese (Philippe de Champaigne, Largillière, Rigaud, Latour, David, Ingres, Granet e altri), italiana (Guercino, Piazzetta e altri) e olandese (Rubens, Rembrandt). Una sala è dedicata interamente a Paul Cézanne. Nella sezione archeologica interessanti reperti celto-liguri provenienti dall'oppidum di Entremont, sculture greche e romane. Nel vecchio palazzo dell'Arcivescovado è il Museo della Tappezzeria, con una raccolta di arazzi e di mobili dei sec. XVII e XVIII; il museo comprende anche una raccolta di tessuti moderni.
Economia
Oltre a essere località turistica (sorgenti termali, manifestazioni musicali) tra le più frequentate della Francia, Aix-en-Provence è un attivo centro agricolo e commerciale; l'industria è presente nei settori alimentare, elettronico e meccanico.
Curiosità
Tra giugno e luglio vi si svolge il prestigioso Festival internazionale di arte lirica. Nato nel 1948 e per molti anni dedicato alla musica di Mozart, offre oggi una vasta programmazione che spazia dal barocco alla musica contemporanea, con orchestre, solisti e direttori di fama mondiale.