Abidjan (città)
città (2.500.000 ab. nel 1995) della Costa d'Avorio e capoluogo del dipartimento omonimo. L'abitato, che si affaccia sulla laguna di Ébrié, sorge su una penisoletta compresa tra le baie del Banco, a W, e di Cocody, a E, e sull'isola Petit Bassam; la città è collegata a Port-Bouet, sul golfo di Guinea, tramite il canale artificiale di Vridi. La fondazione di Abidjan risale al 1904, quando la penisola fu scelta come capolinea di una ferrovia di penetrazione che, attraverso tappe successive, raggiunse nel 1955 la città di Ouagadougou, nell'Alto Volta (oggi Burkina). Abidjan divenne così un importante mercato di prodotti agricoli e forestali del retroterra. Nel 1934 la città, che contava 20.000 ab. ca., assunse le funzioni di capitale, in sostituzione di Bingerville, facendo registrare, negli anni successivi, un vertiginoso aumento demografico. È stata capitale fino al 1983, allorché si è deciso di costruire una nuova capitale a Yamoussoukro, pur restando il principale centro decisionale del Paese in quanto sede dei ministeri (nel centro della città) e della maggior parte delle imprese pubbliche e private (nell'isola Petit Bassam). Abidjan centro e i sobborghi di Treichville, sull'isola Petit Bassam, sono uniti da due ponti. La città è il più importante centro economico e culturale, dopo Dakar, di tutta l'Africa occidentale, dispone di scuole superiori, di università, dell'Accademia Militare, di un magnifico parco, di un museo d'arte africana. Notevole è lo sviluppo turistico assunto ormai da Abidjan, dotata di un'ottima attrezzatura alberghiera; frequenti servizi marittimi e aerei collegano la città con l'Europa e naturalmente con vari altri Paesi africani.
Abidjan. Veduta aerea della città , con piazza della Repubblica.
De Agostini Picture Library/N. Cirani
Abidjan. Veduta del quartiere Le Plateau.
De Agostini Picture Library/L. Romano
Abidjan. Ex palazzo del Governatore della città .
De Agostini Picture Library/L. Romano
Abidjan. Scorcio della piscina dell'Hotel Ivoire.
De Agostini Picture Library/L. Romano