Ščusev, Aleksej Viktorovič
architetto e urbanista russo, vissuto in epoca sovietica (Kišinëv 1873-Mosca 1949). Formatosi nell'ambito accademico prerivoluzionario, dopo il 1917 si adeguò alle esigenze dell'architettura ufficiale espressa in forme classico-monumentali, non senza però positive influenze dell'avanguardia costruttivista. Architetto capo dell'Esposizione agricola panrussa (1922-23), direttore della Galleria Tretjakov (1926-29), fu tra i fondatori del Museo di architettura di Mosca (1946). Ščusev svolse un'intensa attività di urbanista (progetti di ricostruzione per Mosca, 1918, Novgorod, 1943-45, e Volgograd, 1944). Tra le sue opere si ricordano, a Mosca, la stazione di Kazan (1912-28), il mausoleo di Lenin sulla Piazza Rossa (1926, in legno; fu rifatto in pietra nel 1930), il Ministero dell'agricoltura (1928-33) e vari edifici dell'Accademia delle Scienze (1939-51); a Novosibirsk il teatro dell'Opera (1931-43); a San Pietroburgo gli edifici dell'osservatorio Pulkov.